lunedì 30 maggio 2011

Papesatanmalebbe

I tre adepti si incontrano alle 20.00 nel parcheggio davanti al cimitero del Mirteto (MS) per arrivare in orario all'appuntamento con il BUIO. Sopra le loro indiavolate bici salgono a mò di telestrasporto la strada che porta nei boschi della Brugiana.
Tutti e tre sembrano avere una gran furia e solo quando giungono all'immondo pre-Chatel capiscono che questa notte porterà strani consigli.
Inizia la discesa ed io rimango subito indietro a causa di una luce mal posizionata ed in un attimo sento un senso di smarrimento, unito ad un tremito di freddo che mi percorre tutto il corpo. I miei compagni sono spariti e penso che potrei non rivederli più visto che questo bosco mi sta inghiottendo, ma per fortuna ecco da lontano delle luci e delle voci familiari che sostengono il mio spirito.
Proseguiamo tutti assieme lo Chatel, ma perdo il passo perchè i due sembrano aver bevuto la pozione dell'illuminazione, mentre io mi sento sempre più inghiottito dal BUIO soprattutto durante le curve. Finalmente scorgo il faro del Barella e, dopo essermi avvicinato, chiedo come mai di questa sosta, ma lui risponde semplicemente che deve aggiustare il tiro.
Non appena si riparte quanche cosa accade al mio amico; la luce sprofonda in un baratro e non appena mi avvicino per controllare che sia tutto a posto, sento che qualche cosa in lui è cambiato. La luce nei suoi occhi è diversa, ma soprattutto mi/gli chiedo: "come hai fatto a finire lì dentro" e lui mi risponde: "mi sentivo uomo red-bull. Tra l'altro mi sono chiesto, come ha fatto Milk a passare di qui? Se ci è passato lui posso passarci anche io". 
Capisco che l'influsso mefilico del BUIO sta prendendo piede dentro di noi, ma continuiamo fino alla strada. 
Sarei quasi intenzionato a scendere verso valle, ma Milk dice di seguirlo e così, come due agnelli sacrificali, gli andiamo dietro fino all'ingresso del Cenerentola.
Il famelico Lattaio suggerisce al Barella di andare avanti visto che ha il fascio di luce più potente e così fu.
Scendiamo qualche metro e siamo di nuovo tutti inebriati. Non interessa cosa c'è sotto di noi perchè l'infuso è ormai in circolo ed infatti, dopo una delle tante curve a gomito, il capo fila si ferma colto da un'allucinazione ai limiti del satanismo. Quelli dietro di lui si bloccano non capendo bene cosa sta succedendo, ma per fortuna un filo di voce esce dalla bocca del carrarino-
"Scusate ragazzi, ma mi sono spaventato". 
"Cos'hai visto un'animale?" gli chiedo io.
"No. Ci sono delle luci laggiù"
Impietriti, io e Milk alziamo gli occhi ed ecco comparire lo scenario. Un susseguirsi di fuochi, forse fatui, aleggiano nella montagna di fronte a noi e questa paura ci porta a non pensare più a niente (ancora meno di quello che abbiamo fatto fino ad ora), solo torminare il sentiero per ritrovare l'asfalto e la tranquillità.
Manca soltanto un pezzo di sentiero per ritrovare la civiltà ed il Barella non vede l'ora, tant'è che si avvia in solitaria e proprio quando ci siamo.........sentiamo un voce impaurita che chiede aiuto. Qualcuno l'ha spinto giù per la scarpata, ma per fortuna ha trovato sostegno dalla natura che gli ha creato un cuscino naturale.
"Levatemi la bici da sopra!" chiede disperato.
Il soccorso è repentino ma dopo il recupero del mezzo cerchiamo di tirarlo in salvo, ma...
"Scivolo. Vado giù"...........................Per fortuna il anche questo recupero va a buon fine e ritornati nei pressi del cimitero ci infiliamo in un taverna a bere e mangiare qualche cosa in modo da risollevare lo spirito.
Il mal capitato ragazzo ci spiaga di essersela vista brutta e per capire com'era rigirato aveva usato la tecnica che praticano gli uomini sepolti dalle slavine. La saliva però gli era andata verso gli occhi e per questo non era contento della sua posizione.
Ci salutiamo al fine di dimenticare questa notturna in quella che è stata rinominata "Brugiana Satanica", ma credetemi, non è così facile.  

mercoledì 25 maggio 2011

HUTR TRIPS - 28 Maggio APPENNINO LIBERO

Continuano anche a maggio gli avventurosi HUTR TRIPS: sabato 28 ci spostiamo sull'appennino Tosco-emiliano per un itinerario studiato da Tiziano, noto ai più come il Pazzo di Lucca.
Tiziano è un grande conoscitore delle Apuane e dell'Appenino, ha un'esperienza quasi ventennale di mountainbike ed insieme a lui ho condiviso alcune delle più mie più belle giornate di mtb.
Abbiamo gusti molto simili quando si tratta di andare in bici e per me è quasi un fratello: quando organizza qualcosa è sicuro che non si resta delusi.
Il giro messo a punto per sabato è, nel suo genere un piccolo classico, in quanto solca alcuni dei sentieri più famosi dei dintorni di Fanano, come la rinomata discesa della Mirandola.

E' un giro di poco più di 30 km per un dislivello di circa 1200m, con due belle discese divertenti e godibili.
Si parte da Fanano e dubito si sale prima asfalto fino ai Taburri, poi su sterrata ed infine su sentiero (a tratti duro ma sempre pedalabile) fino a raggiungere il Passo del Colombino, da dove parte la famosa discesa della Mirandola ("da seghe" cit. Tiziano), ricca di tornanti, radici e rocce.
Raggiungiamo quindi il rifugio Capanna Tassone dove possiamo fare una pausa per mangiare qualcosa, sia al sacco o mangiando al rifugio stesso.
Ricominciamo a salire fino al Passo Riva, transitando dal caratteristico Lago di Petrignano.
Da qui l'ultima discesa che, in singletrack, ci riporta a Fanano.

La partenza è fissata per le ore 9:30 da Fanano

Non mancate!!

lunedì 23 maggio 2011

All'una s'è finito

Ormai avevo nella testa questo giro, ma chiaramente non lo avrei mai fatto da solo, quindi comincio a scrivere sul forum e mandare sms e l'unico a rispondere all'appello è l'Elletrico, ultimo, anche se solo in termine di tesseramento, membro del team HUTR.
Il resto della cricca è sperso quà e la per la West Coast de noaltri e non solo (vedi Milk in quel di Finale Ligure ad incitare il sempre verde Yoda) ed allora non c'è bisogno nemmeno di darsi un appuntamento alla solita ora (9.00) anche perchè voglio e credo di poter finire questo giro per l'una.
Partiamo alle 8.05 con destinazione Mosceta e la salita scorre tranquilla fino a che non arriviamo al bivio  
qui si comincia a sentire caldo per questo sole di fine Maggio, poca stanchezza, ma tanta sofferenza al pensiero di quello che ci aspetta da ora in poi, ma abbiamo delle alternative :-).
Arriviamo al Passo Croce e.............................
alle 11.00 in punto siamo all'ingresso del sentiero che ci porterà al rifugio del Freo di Mosceta.
Ci prepariamo
e finalmente siamo immersi nella faggeta.
Il continuo su e giù mi fa pensare......alle volte che sono venuto in questo sentieri con le più svariate condizioni metereologiche e non solo.
Tratti tecnici si susseguono fino al rifugio dove al momento di pagare il mio panino salame e burro prendo una scossa, ma poi mi ricredo sulla cifra e gioisco alla visione di queste bellissime fette farcita. 
P.S.: l'Elettrico paga 50cent di più, ma ritengo giusto questo incremento visto che ha preso soppressata con pecorino.....mah.
  
Ci rilassiamo un pò ai piedi della maestosa Pania
ed alle 12.00 circa ci rimettiamo in marcia verso la valle.
Il primo tratto sotto al rifugio è sempre stato ostico a causa del solco che si è venuto a formare nel corso degli anni ed il fuori strada è sconsigliato causa buce improvvise nel terreno. Lungo la strada a mezza costa possiamo aprire un pò di più il gas, ma mi allargo un pò troppo per scansare un sasso e la ruota anteriore scivola verso valle, mentre io supermeneggio a terra.
Il proseguo del sentiero è fatto di tratti anche con bici in spalla, ma prima del rifugio della Fania ecco che possiamo rilasciare un pò i freni.
Non vedo l'ora di essere nella parte finale di questo trail anche perchè qui ci aspettano un sacco di tornati in appoggio, secchi, ecc., su fondo in terra a tratti misto sassi. Per mia sfortuna le gambe cominciano a cedere e mi sento sempre meno lucido e quindi incisivo dove vorrei, ma del resto abbiamo fatto una bella sgambata e come avevo detto sin dai giorni prima della partenza: "All'una s'è finito".
Questa frase è vera in parte visto che a quell'ora eravamo sempre al Cardoso, ma insomma......

Qui trovate le altre foto non pubblicate: https://picasaweb.google.com/hutr2009/AllUnaSEFinito?authkey=Gv1sRgCM6thrW1o7uXaw#

mercoledì 18 maggio 2011

La macchina HUTR

Prima della riunione di lunedì sera, mi sono sentito per telefono con Simone "Bestia" Tabarrani venendo a conoscienza di una cosa che mi ha fatto molto piacere e per la quale ringrazio anticipatamente tutti coloro che, sia nell'ambito delle gare di Superenduro, sia nel single speed, ma in generale nel mondo della MTB, stanno portando alla ribalta il "marchio" HUTR.
Tutti a Palazzuolo sul Senio hanno riconosciuto i colori HUTR/BIKERINSIDE, persino Andrea Bruno, ma del resto i ragazzi del settore Gravity si stanno dando veramente da fare.
Non scrivo tutto questo perchè sono un membro HUTR, ma parliamoci chiaro, stiamo facendo qualche cosa che sta sempre più crescendo e la riprova l'abbiamo avuta proprio dalle parole del Segretario e dagli ottimi risultati che insieme al "cug" Nicola Merciadri stanno raccogliendo nelle gare del Circuito Superenduro.

Questo fine settimana a Palazzuolo, in una gara dominata da fango e pioggia, Nicola ha conquistato il 28° posto assoluto (8° nella categoria SE3) mentre Simone, costretto a fare a meno della sua fida Nomad, si è piazzato al 52° posto assoluto (12° di categoria).
I miei complimenti ed occhio a quel "Nic de Cug" che mi sembra sempre più gasato e capace ancora di grandi miglioramenti.

Ma HUTR non è solo gare: il Presidente sta ultimando i preparativi per il Barella Invitational, che vedrà solcare i bikers lungo i sentieri classici di Campocecina (Tunnel, Pedofilo e Barattini) oltre, udite udite, la riapertura di trail storico: le Orecchie; nel frattempo continuano i preparativi per la nuova edizione della West Coast Inferno che avrà una nuova location.
E non ci fermiamo qua: porteremo lo spirito HUTR alla 12H della lunigiana e per prepararci al meglio il calendario In Da Club si arricchisce di una nuova notturna sui sentieri dell'Alta Versilia e se siete interessati collegatevi QUI e seguire anche la sezione IN DA CLUB

Buona giornata a tutti e "grazie mamma per avermi fatto HUTR"!

lunedì 9 maggio 2011

Chatel, Cenerentola e Sperma: semplicemente fortunati.

Doveva essere la banale domenica in bici: la voglia non era alle stelle, dovevo effettuare l'ennesimo sopralluogo per il Barella Invitational con una sorta di simulazione, ovvero percorrere Tunnel, Pedofilo, e Barattini, ma invece il geometra Pera, causa conservazione jolly, mi prospettava l'ennesima Brugianata.
Sarà che è un periodo che vado in bici più per la compagnia che per altro e così accetto la proposta di @one; a noi si aggiunge il simbolo della KankerPhilosofy, ovvero il sempre verde SuperDino.
La salita scorre piacevole, si parla di pesca subbbbacquea, di terme di Saturnia, di KayakFishing, luci e di come coltivare le patate.
Optiamo di scendere da uno dei trail più moderni della zona, ovvero Chatel, il ritmo è da WorldCup ed il sentiero non è mai banale, richiede un buon bagaglio tennnnico.
La Intenze del presidente si dimostra una playStation4 (propio in un momento in cui il suddetto telaio rischia di essere venduto) ed è propio su Chatel che nasce l'ennesima massima: Certo che come pulisce il Lattaio!!!!
Il Mini grupppo risale compatto per raggiungere l'imbocco di Cenerentola: che sentiero ragazzi, stavolta è @one a condurre le danze, ma sembra non averne, il Presidente e Superdino (su hardTail) gli mordono le caviglie...
Non sono nemmeno le 11.00, lo Sperma ci sta tutto...
La salita non è più piacevole, ci consola di essere dopo Pasqua, e di non provocare delle gravidanze isteriche alle pecore per non compromettere la nascita degli agnelli tipici del Bergiolese...
Che dire lo Sperma è sempre lo Sperma, e col passare del tempo, grazie all'azione di numerosi cinghiali il sentiero si sta facendo sempre più tecnico, ed il geometra riesce pure a dare una bella cartella.
E' presto ci dirigiamo verso casa con in testa un pensiero: la coltivazione intensiva della patata.
Colonna sonora: Tranne te.