martedì 9 febbraio 2010

One "mezza giornata" with: The President

Con questa intervista vogliamo aprire una serie di capitoli dedicati ai sentieri della West Coast e a quei bikers che compongono il team HUTR/Biker Inside e, visto che bisogna sempre rispettare le "gerarchie", partiamo con il Presidente: Damiano Bigini detto "Barella".

D: Quando hai cominciato ad andare in mtb?
R: Bhè andare in mtb è una parola grossa! Ho ricevuto la mia prima mtb come regalo di natale all'eta circa di 10 anni penso (andavo alle elementari); era una Atala in acciaio a 21 velocità bianca con sfumature rosse, parafanghi e portapacchi che subito poco dopo feci rimuovere da mio padre. Era uno spasso, ma veniva usata quasi esclusivamente su strada.
Fu mio padre ad avvicinarmi alla mtb, lui veniva dal ciclismo e in quegli anni si parlava di questa "nuova bici" in grado di andare per monti. In due anni o poco meno passò alle ruote grasse e s'incominciò ad affrontare insieme le prime strade bianche; da allora, a parte una parentesi di 5 anni in cui l'hockey ha predominato su tutto e uno di stop totale a causa di un infortunio, non mi sono più fermato.

D: Durante la settimana lavorativa riesci ad uscire/allenarti con la mtb?
R: Certo che si e per questo mi sento molto fortunato.
Mi spiego meglio: ho la fortuna (per qualcuno sfortuna) di lavorare facendo i turni, quindi ho sempre mezza giornata libera che sia di mattina, pomeriggio o notte e poi vivo in una zona in cui posso velocemente raggiungere i sentieri ed il clima mi è di aiuto.
I mesi in cui rinuncio alle uscite infrasettimanali sono solo tre, ovvero: novembre, dicembre e gennaio; il tutto a scopo di prevenzione nausea mtb.
Al termine di una lunga stagione come lo è stata quella appena trascorsa, arrivo a fine ottobre/primi di novembre che sono un pò gonfio delle uscite infrasettimanali, il motore ha bisogno di rifiatre; sento la necessità di quelle uscite nel week-end che ti rimettano in pace con la mtb, quelle piene di puttanate ed amici.

D: Quale sentiero ci farai provare quest'oggi?
R: Il Barattini: uno di quei sentieri che ti mette in pace con la bici

D: Ma il vero nome di questo trail non è Volpiglione?
R: Esatto...

D: Come mai allora si chiama Barattini?
R: Semplice dal nome del suo scopritore Andrea Barattini.
Ho conosciuto Andrea detto "mignolino"alla fermata dell'autobus per Campocecina una domenica mattina; fra di noi c'è subito stata una sorta di fratellanza data dal fatto che entrambi giravamo su Hardtail.
Ricordo con piacere la sua P3 con ruote rigorosamente da 24" (altro che 29er!) ed il periodo con la doppia piastra e singlespeed..
Assieme a Lory Passerella, Matteo Telaio Piegato ed al nostro Milk, Andrea è stato uno dei padri del freeride nella WestCoast; il primo ha costruire le passerelle in quel di Campocecina, insomma uno da massimo rispetto..
Nel lontano 1998 il nostro Andrea B., schifato dal mondo delle gare amatoriali, dove di amatoriale ormai non c'era più niente, si decise a vendere la mtb da xc e la road bike per accattarsi una full Specialized di bassa gamma. Cominciò ad uscire accompagnato esclusivamente dal suo zaino, macchina fotografica e acqua .
Si ricordò di un sentiero che, partendo dalla Via del Soldato nei pressi di Castelpoggio, raggiungeva la zona di Casano. Rimase incantato dal trail per via del suo terreno piatto, curve in appoggio, senza troppe difficoltà tecniche; dovevi solo godersi la raidata, surfare tra le foglie lasciandosi portare; il divertimento era assicurato per 15minuti di puro godimento.
"Ancora grazie Andrea"

D: Cosa hai pensato la prima volta che lo hai percorso?
R: Di aver trovato il British Columbia dei poveri..

D: Descrivimi questo sentiero.
R: Più che descriverlo mi piacerebbe invitare ognuno a provarlo. E' un sentiero che tira fuori il flow che è dentro di te e che nemmeno sai di avere; è curve, terra, sponde e spondine, in pieno stile westcoast e da bagnato tiene da paura; anche quelle volte che lo trovi zeppo di foglie sai che non ti punirà.

D: Da 1 a 10 che voto da a questo trail?
R: Tra l'otto e il nove. Il dieci me lo lascio per il British Columbia, l'originale, ma se fosse un po più lungo..il 9 pieno sarebbe il suo voto.

D: Da Presidente del neonato team HUTR/BikerInside pensi che riusciremo a dare qualche cosa di importante per la mtb nella nostra zona?
R: Lo spero vivamente anche se il compito mi sembra molto impegnativo.
La mountainbike ci ha dato tanto, adesso è il momento di tirarsi su le maniche e dare il nostro contributo al movimento.. se lo merita.
Grazie Barella ed alla prossima.

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