martedì 19 maggio 2015

HUTR fino alla fine

Prefazione

Prima di raccontare quanto accaduto alla 2^ tappa del T.E.S. vorrei fare un passo indietro e ringraziare tutti gli atleti che stanno girando l'Italia portando in giro la nostra maglia.
Avevo già scritto qualche cosa su chi partecipa, e continua a partecipare, alla Coppa Toscana MTB, oggi vorrei menzionare anche Alberto Mazzanti (aka Bubi) che, con serenità, ha preso parte alla 1^ tappa dell'E.E.S. a Punta Ala ed a quella di Sestri Levante valevole per il Campionato Nazionale Enduro .

Grazie ragazzi.

P.S.: Bubi prenderà parte anche alla tappa austriaca. 


La cellula cargo 

Terminal bus di Pietrasanta ore 5.45; presenti: Presidente Damiano Barella Bigini con la sua culona ed il sottoscritto. Arriva messaggio su whatsapp che il Cecco è rimasto a piedi causa batteria a terra....
:-().

Il furgone di Superdino entra nel parcheggio e dal portellone escono i mezzi tra cui questa robba qui
seguita da due megabuste contenenti delle ruote..........e Paolo comincia ad essere tartassato; in primis per non avere una macchina decente che possa caricare delle bici (porta bici sarebbe già qualche cosa), ma soprattutto no buona per baffina e poi......la foto parla da sola no?
Caricato il pick-up del Pres. non senza difficoltà e relativi moccoli si parte. 

Marenostrum

Lungo il tragitto fino a Monteriggioni parliamo di vecchie storie, telai, froriders, in particolare Richie Schley, quindi Rocco e raggiungiamo Abbadia Isola all'orario indicato, sin dalla partenza, dell'immancabile Tom Tom. 
Il paesino si presenta davanti ai miei occhi come un luogo ancora fermo al 1400 quasi 1500 con un tabacchino che fa anche da distributore, un baretto e un borghetto storico. 
Prima della colazione HUTR (bomboloni e birra) salutiamo i presenti al parcheggio e ci apprestiamo all'iscrizione con una Barella già alla ricerca dell'attivo mediante vendita di jolly.
All'assegnazione del numero di partenza scopriamo che si andrà con il ranking e cioè con il risultato ottenuto alla 1^ tappa di Calci e se da una parte siamo scontenti di non essere assieme durante le salite crediamo che la scelta sia migliore al fine di non creare malcontento fra i riders in gara. 
Al Damiano viene assegnato il n°52 e come per magia la tristezza da spazio alla gioia visto che questo è il suo numero. Gioia che lo porta a non connettere più con risultati che più aventi vi spiegherò.
Dopo che al capezzale ci ha raggiunto anche Zangani con Andrea, ci prendiamo un caffè ed andiamo a prepararci per la gara non prima aver fatto colazione con bomboloni alla crema e cioccolato e cannoli fallaci anch'essi ripieni, annacquando il tutto con moretti bevuta per l'occasione dentro le borracce Trek forniteci nel pacco gara (chi ha quella foto?).
Tiriamo giù le bici e scopriamo finalmente cosa si cela dentro quel millebolle;
segue vestizione e lascito degli indumenti/sacche dentro la cellula cargo che in un attimo cambia odore rilasciando #profumodisalsedine unita ad un po di birra versata sul pianale che per l'occasione era adibito a bar.

Prima dello start

Il #profumodisalsedine, unito alla gioia del n°52, fa girare la testa al Barella che, dopo aver consegnato le chiavi della cellula abitativa al Cecco (munito di zaino) si dimentica le chiavi della cellula cargo dentro la cellula cargo..........merda. 
Non so se riusciamo a tranquillizzarlo dicendogli che finita la gara sistemeremo il tutto, fatto sta che le 10.00 stanno per scoccare ed è l'ora di posizionarci alla partenza.

The race

Io sono l'ultimo a partire del team HUTR visto che non ho mai preso parte alla gara precedente, ma per fortuna ad Andrea gli è stato assegnato il numero subito dietro di me (rispettivamente 131 e 132) e così ci faremo tutte le salite assieme. Unico neo che Andrea tira nonostante la cena della sera prima sia sempre lì che naviga nei meandri dello stomaco, facendogli produrre rumori che si inseriscono bene nel contesto della fauna locale (cinghiale rules).
Oggi è un caldo bestia e si sa che io lo soffro, ma per fortuna mi sono premunito di sali e alla partenza della PS1 mi sento bello fresco, forse grazie anche all'attesa di 20min. prima dello start dovuta a tempi di risalita blandi e chiaramente al ritmo con cui è stato fatto il trasferimento.
5-4-3-2-1 partenza. Cerco la pulizia perché la mia gara, come quella di altri compagni di squadra, è al buoi ed anche se ho avuto qualche indicazioni me le sono già scordato; fatto sta che commetto qualche sbaglio di linea e mi trovo troppo agile nello strappo in salita, ma a fine prova sono contento perché era da un po che non andavo in mtb da solo. 
Il secondo trasferimento è sicuramente più duro del primo, ma visti i tempi mi posso permettere di spingere la bici e godermi il ristoro prima della PS2. 
Anche per questa prova chiedo informazioni e mi viene detto che è lunga, con tanti rilanci, insomma ci sarà da sudare. 
Il primo tratto è veloce e cerco di seguire la linea, sbaglio un passaggio, ma recupero la bici, non spingo troppo sul pezzo pari peché ho paura di arrivare stanco ai rilanci, lascio correre la bici, passo sul tappetino e continuo a camminare. Cerco indicazioni qua e la lungo la strada bianca ed arrivo sulla strada dove vedo altri partecipanti rilassati e mi dico: "ma allora la prova è finita?". Aspetto Andrea ed insieme raggiungiamo il punto di partenza con aria stranita.
Al piazzale ci rifocilliamo e scambiamo due chiacchere con i nostri compagni e trovo un Macinino incarognito perché nella PS1 ha perso la catena. Qualcuno dice di aver visto anche un casco volare e che è mancato poco anche al lancio del mezzo, ma si sa che in gara queste cose possono succedere. 
Risaliamo la strada bianca che ci porta all'ingresso dell'ultima PS della giornata e prima del mio start ci sono quasi 30min.. Nell'attesa scambio due parole con Cesare mostrandogli anche un bel video. 
Che c'è..............c'è che adesso devo riandare a fare pipì per l'ennesima volta e sarà il caldo, saranno quelle mosche dagli occhi verdi sopra i resti ancora fumanti, ma marenostrum in confronto è un fiore di campo profumato.
Ci siamo, parte la mia PS3. Le forze cominciano a diminuire piano piano e quelle rocce piantate mi mettono in crisi. Dove devo passare? La ruota posteriore si alza, ma riesco a rimanere in piedi, non mollo come dovrei in una compressione e mi aiuto con le gambe per non tornare indietro, finisco la prova e sono contento di vedere i miei amici. Ma il Barella dov'è? E' già al punto di partenza dove mi levano il chip, mi danno i 5euri di cauzione e mi bevo un birra de La Staffetta assieme a tutti gli HUTR.
Manca all'appello Nicola che arriva con la bici a spinta a causa di una foratura. Do uno sguardo alle classifiche e spero che quella 113 posizione si trasformi in 100esima così da raggiungere un traguardo inaspettato visto i 209 partenti. Comunque sono già soddisfatto di essermi tenuto dietro Andrea che è più giovane di me ed allo stesso tempo soffro in silenzio in quanto il Barella è nettamente avanti.
Prima di scoprire la classifica definitiva ci godiamo in pranzo, beviamo le birre fresche che Superdino aveva premurosamente tenuto al fresco e stordito dal giallo del tendone, dalla stanchezza e dal luppolo chiamo casa per sentire come vanno le cose. 

Per fortuna che viene Fabrì al terminal

Invece di andare a vedere le premiazioni ci preoccupiamo di capire quale sarà la sorte delle bici che non possono montare nella cellula cargo, ma soprattutto se questo può essere aperta utilizzando strumenti rudimentali.
Andrea fa il possibile, ma non c'è verso e così, mentre la bici di Damiano è già sistemata, pensiamo a come distribuire uomini e mezzi. Alla fine optiamo per mandare il Cecco nel comodissimo mezzo di Cesare ed caricare la mia bici nel vano passeggeri.
Finito quanto sopra detto eccoci alle premiazioni dove un nostro tesserato raggiunge il podio nella categoria M6; complimenti quindi a Roncalli Giuseppe Patrizio al secolo Il Bergamo. 
E' giunta l'ora di ritornare a casa e visto che i vestiti di ricambio non sono raggiungibili ci teniamo indosso il completino HUTR fino alla fine di questa splendida giornata di solo dove sono riuscito a stare insieme agli amici ed a godermi la mia mtb.
Al terminal di Pietrasanta abbiamo un'altra sorpresa: Fabrì è presente, ma le chiavi che ha portato non sono quelle giuste. :-) 

Considerazioni:

- Che la Federazione obblighi i bikers a mettersi le maniche lunghe mi sembra una cavolata, ma per fortuna il Pres. ha risolto subito la situazione (grande);
- i guanti obbligatori, idem come sopra;
- fare una gara al buio non va bene se si hanno ambizioni, altrimenti è perfetta perché rende tutto più divertente;
- per il resto...........vi aspettiamo numerosi alla nostra gara del 31.

@one