giovedì 23 giugno 2011

Il momento si avvicina.

Mancano 10gg. alla sfida contro lo Yodone che si terrà qui: 12oredellalunigiana.
Il Presidente Barella ha provveduto ad iscrivere i tre team da tre che cercheranno in tutti i modi di sconfiggere l'extraterrestre, anche se ci sono già delle indiscrezioni del tipo:
- chi se ne frega dello Yodone e cerchiamo di vincere sugli altri team HUTR;
- che nome avrà il team con il quale correro?;
- tutti puntano al giro veloce.

Detto questo vi presento le formazioni:
Barella (capitano)- Martino - Yoghi;
Abramo (capitano)- @one - Big Jim;
Milk (capitano)- Cattivik - Petit Napoleon.

Sulla carta le squadre sembrano apparentemente equilibrate, anche se non si conosce lo stato di preparazione  di alcuni personaggi (Cattivik, Petit Napoleon, Martino e Yoghi), ma son sicuro che sarà una bella 12h.

P.S.: mi spiace per l'assenza dell'Elettrico, assente per motivi ancora a lui, ed al suo medico, ignoti (non è niente di grave comunque o almeno credo).

Stay tuned.





domenica 19 giugno 2011

L'uomo da battere

C'e un nuovo uomo da battere sul Barattini: è Mr.Nick, al secolo Nicola Merciadri, il local sulla Santa, che si scatena al grido di World Cup.
Persone vicine al Presidente, sostengono che la cosa proprio non vada giu al Barella: il Barattini è da sempre il trail preferito e di allenamento di quest'ultimo.
Il nostro presidente, aveva già intuito il potenziale dell'uomo World Cup sul Barattini, in occasione del "Al Barattini piace il bis", ma non aveva dato più di tanto peso alla cosa.
Forse questo il motivo della presunta vendita del cartellino di Nick?
No, il presidente ha ribadito nei bar del Peep, che Nick è un membro Hutr, Hutr al 110%, uomo simbolo e incedibile ed è lui che vuole davanti d'ora in poi sul Barattini.
Lo stesso presidente ha dichiarato di essere in contatto con due note aziende del settore, e di voler sostenere e investire maggiormente nella frangia superenduristica della squadra (che tante soddisfazioni ci ha dato).
Quindi un ritorno del Pres al SuperEnduro?
Forse, prima meglio un ritorno dall'oculista.

martedì 7 giugno 2011

back in the days...

...when i was young.

Quest'anno cade il ventennale del mio matrimonio con la mountainbike.
Un'amore sbocciato sui banchi di scuola delle medie sfogliando un giornale di moto. Sì proprio un giornale di moto, le cui ultime pagine erano dedicate al "rampichino".
Quelle pagine sarebbero poi diventate Tutto Mountain Bike, un giornale che in quegli anni faceva davvero tendenza, un giornale che a leggerlo ti faceva venire voglia di fare un giro in bici.
Un giro in bici.
Oggi a distanza di 20anni siamo sommersi di riviste più o meno cartacee e da mille definizione per ogni singolo presunto stile di "riding".
Ma in fondo, anche oggi, qualsiasi cosa stia pedalando, quello che mi importa è "fare un giro in bici".

Nel weekend appena passato ho vissuto quelle sensazioni che provavo i primi anni in cui solcavo i sentieri del Pasquilio prima e della Brugiana poi.
E' vero che alcuni sentieri li conosco a menadito (alcuni di questi li ho fatti io...), altri non li conoscevo fino a pochi giorni fa, ma in ogni caso ho riassaporato quel piacere della scoperta che ultimamente era un pò celato dal "rumore" del gruppo.
In questi giorni, ho fatto due giri con pochi intimi, con pochi amici.

Il rumore di troppe bici ha lasciato il posto al groove dei sentieri che ha fatto da tappeto a tanti bei pensieri, ricordi, immagini...

Ritrovare alcuni dei compagni di gite di 10 anni fa mi ha fatto sentire bene, leggero...contento.

Ci siamo chiesti, storditi dalla lista di categorie che incorniciano la mountain bike: ma noi cosa facciamo, che bici sono le nostre...

La risposta è la stessa di 20anni fa: usciamo a fare un giro in bici.

lunedì 6 giugno 2011

Per pochi intimi...

Quando proposi un HUTR TRIP sapevo che in pochi avrebbero partecipato. Come dare torto, il Cimone e le sue valli sono "lontane da tutto", è incredibile come da qualsiasi parte di italia si arrivi il Cimone sia ancora a 2 ore di auto. Sempre e comunque!
Tuttavia speravo che lo spirito dell'Appennino Libero contagiasse anche i miei compagni di avventura ma purtroppo non è stato così.
Poco male, come si usa dire gli assenti hanno sempre torto!

La sveglia suona prestissimo e nonostante un alcuni scontati contrattempi arrivo puntualissimo all'appuntamento col Pazzo di Lucca.
Come molti di voi sapranno quest'anno festeggio i 20 anni di mountain bike, e guardandomi indietro mi accorgo come molti dei momenti più belli della mia "vita" di biker siano accompagnati dalla presenza del Pazzo. Quanti raduni, quante trasferte in tutta italia e non solo, quante semplici uscite o anche solo una serata per una birra ci hanno visto assieme.
Per me è sempre un piacere girare ed ingarellarmi con Tiziano sui sentieri.
E poi so che se mi propone un giro, non resterò deluso!
E non solo perchè abbiamo gli stessi gusti in fatto di discese e sentieri, ma perchè inevitabilmente i suoi giri hanno un valore estetico sopra la media.
Ed anche stavolta è stato così.

C'è poco da fare, l'appennino tosco-emiliano, da qualsiasi parte tu lo prenda regala panorami e sentieri da 10 e lode.

Il terzo TRIP del 2011 ricalca uno degli itinerari classici dei dintorni di Fanano: Fanano, Fellicarolo, Colombino, Mirandola, Capanna Tassone, Passo della Riva, Lago di Pratignana, Fanano.
E se questo giro è un classico ci sarà un perchè valido, non trovate?
Dopo una prima parte su asfalto fino ai Taburri incontriamo lo sterrato, prima su strada larga poi lentamente più saliamo più la traccia si stringe fino a trasformarsi in uno stretto e bellissimo singletrack che ci porta al Passo del Colombino.
Intorno a noi valli e vette di alternato ed un cielo terso e luminoso ci riempie gli occhi e l'anima.
E' tempo di scendere: è la mia prima volta sulla discesa della mirandola.
Nonostante il letto di foglie che cela il fondo, scendiamo a velocità warp: stare attaccato al Pazzo e Tarantola è un'impresa, in più ci si mette un bastone che si infila nel cambio a farmi fermare.
Riparto senza danni e riprendo a surfare sulle foglie percorrendo le infinite curve del sentiero cercando il flow "più flow". Che goduria!!

Ma come sempre, per quanto il piacere dilati il tempo, tutto dura troppo poco.

E' tempo di tornare a salire, conquistare un'altro passo, guadagnare altri metri per un nuovo tuffo nel nostro nirvana.
La salita, inizialmente molto dura, si addolcisce fino alla Capanna Tassoni.
Qua ci rifocilliamo: panini, patatine..caffè dolce ma anche una sempre ottima Franziskaner!
Scusate se è poco.

E' tempo di hit the road again, e torniamo immediatamente a salire, immersi nella vegetazione del bosco, percorrendo una larga pista ricoperta di foglie.
I frequenti cambi di pendenza non sono certo il massimo per risparmiare forze, ma i tratti duri sono in ogni caso pochi: un tratto molto duro in singletrack preannuncia che siamo in prossimità del passo della Riva da dove ci dirigiamo verso il Lago di Pratignano.
Il paesaggio è bellissimo, il posto incantato.
Mi perdo nei pensieri, gli occhi rapiti dal panorama, la pelle scaldata dal sole...
Ultima fatica, ultime rampe prima di gettarci in discesa, nella lunga discesa, sul sentiero del "Cappel Buso" che ci riporterà giu a Fanano.
Una discesa (in realtà sono due sentieri consecutivi) davvero bella, ricca di sezioni diverse: tratti guidati, più o meno ripidi, curva in appoggio, saltini, lunghi punti veloci in mezzacosta seguiti da tratti dove cercare fluidità e pulizia di guida e per finire un tratto più tecnico, da fondo sassoso, dove guidare più sporchi e cattivi.
Un sentiero davvero completo, che gasa ed esalta pur obbligandoti a ricorrere a tutte le energie rimaste in corpo: ma arrivare in fondo, praticamente in trenino, ti fa godere da matti!!

E mentre in piazza a fanano la luce inzia ad attenuarsi ci gustiamo il nostro gelato a volte tornare bambini è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Sarà dura.

Non sò se tutti hanno presente cosa ha fatto l'oriundo Yoda nella prima tappa dell'Endurance Tour in quel di Siena e più precisamente a Monticiano alla 6h del Bacoco's, allora ve lo dico io: 13° assoluto e 3° della sua categoria (S1) con 122km percorsi.
Il ragazzo sembra molto soddisfatto dell'andamento di questa gara e forse l'ha presa come una rivincita rispetto al risultato della 24h di Finale Ligure che lo ha visto ai box prima del previsto a causa di un fitto dolore alla schiena.
Sta di fatto che per le squadre HUTR che lo sfideranno alla 12h della Lunigiana sarà molto dura, e sin da adesso dovremmo metterci sotto con gli allenamenti.
E direi che in settimana bisognerebbe trovarci in qualche bella birreria per iniziara il primo stage.

Se volete leggere come l'oriundo ha commentato questa gara andate a leggere in fondo a questa pagina con tanto di foto annessa, dove si notano i segni del nostro team.

Buona settimana a tutti.

domenica 5 giugno 2011

Ancora gggggiovane.

Anzi giovane a bbbbbomba.
Reduce da una settimana di lavoro di notte, ho ancora energie per concludere la settimana col botto.
Mi reco in darsena, ballo di brutto, dando lezioni di stile a questi sbarbati ventenni introducendo il passo della formica.
Rientro in casa che sono le 04.30 passate. Mi addormento per le 05.00. Sveglia alle 08.00 ed in programma, dato che so già che i mie compagni di avventura mi paccherranno, c'e un Barattini più Palazzetti. Guido tranquillo, pulito, cercando stile e flow, ma non è la giornata giusta.
Arrivo per le 12.30 e ad aspettarmi c'è una becks da 66cl messa in frigo da Fabrizio.
Grande babbo..
Colonna sonora (con dedica particolare al geometra Pèra) Donatella della Rettore: