venerdì 28 gennaio 2011

Attività 2011

Siamo alla fine di gennaio e passo dopo passo stiamo delineando i programmi e le attività HUTR per il 2011.
Le ultime riunioni ci hanno permesso di stilare un piccola calendario con quelle che saranno le "gite sociali" aperte anche agli esterni.
Queste gite porteranno con se il DNA HUTR, ossia rispecchieranno lo spirito e lo stile che ci contraddistingue: quindi gite dal livello tecnico medio o medio-alto, luoghi paesaggisticamente belli, spirito di avventura e tanta serenità.
Questa la ricetta che vorremmo diffondere sempre di più.
Ogni gita è stata proposta da un membro del team, che si attiverà per organizzare percorso e logistica dell'escursione.
Abbiamo inoltre inserito alcune domeniche dedicate all'attività di trail-building.

Ma bando alle ciance, andiamo a scoprire cosa ci porta in dono il nuovo anno e leggiamo il calendario messo a punto dai soci.

Febbraio
5/6 trailbuilding
19/20 trailbuilding
Marzo
20 Levanto - GE
Aprile
10 M. Morello - FI
Maggio
22 Appennino Toscano o Cannicciaie
Giugno
12 Barella Invitational - MS
26 M. Cimone (MO)
Luglio
10 o 24 Valle d'Aosta - AO
Settembre

Vi ricordo inoltre la nostra stretta collaborazione con la Commissione MTB del CAI di Massa.
Con piacere quindi pubblico anche il loro calendario per le attività sociali 2011:

Febbraio
27 corso di tecnica di guida - Brugiana
Marzo
13 Trailbuilding
Aprile
10 Logarghena
Maggio
8 Isola d'Elba
Giugno
12 Garfagnana: Monte Sumbra
Luglio
15/16/17 Alpi
31 Trailbuilding
Agosto
1 La Montagna in Città
Settembre
18 Alta Via Monti Liguri

Direi che ce n'è per tutti i gusti!

lunedì 24 gennaio 2011

La "Kanker" filosofia

Partiamo con il dire che Kanker è un termine nato tre anni or sono quando io, Barella, Macinino e Superdino ci incontravamo al Pasquilio per creare l'ormai celebre, P.F.P. (Pasquilio Free Park). Durante questi meeting, nei quali riversavamo le nostre energie sulla sistemazione dei sentieri (in primis e su tutti "il Cesso"), nacque il suddetto termine che si rivolgeva alle strutture che realizzavamo. Salti, passerelle e quanto altro venivano costruite con tutto quello che la natura ci dava e non del tutto a regola d'arte (Kanker Park).
Ieri, dopo tanti anni che non vedevo Macinino e Superdino, ci siamo ritrovati per fare un Folgorito pedalato e proprio in questa occasione ho capito che Kanker è una filosofia e per dire ciò mi è bastato vedere la bici di Superdino (una On One 456) montata con tutti i pezzi che aveva a disposizione rendendo però un mezzo funzionante per l'uso che gli compete, ma non c'è stato solo questo durante la giornata e se seguite questo racconto lo capirete.

Mi sveglio alle 8.00 ed in modalità zombie mi dirigo in cucina per prepararmi la colazione e quando raggiungo la meta vedo una cosa allucinante. Una miriade di formiche si sono impadronite del pavimento e del seggiolone di Arturo; mi appresto quindi ad eliminarle il più possibile, ma non riesco a toglierle dagli anfratti che ci sono nella seduta (posto di comando ) del mio boss e preso dalla disperazione decido di mettere in terrazza questo ingombrante mobile. Il tempo passa inesorabilmente e quando mi accorgo che sono in ritardo ormai è tardi :-), ma come al solito non sono l'unico.
Superdino ci comunica via telefono che Macinino sta arrivando e tra breve li vedremo comparire dall'incrocio; proprio durante questo frangente scambio due chiacchere con l'Elettrico e tre loschi individui che sono insieme a lui (durante la salita verso il Folgorito scoprirò che due sono carabinieri).
Finalmente sono arrivati e si parte.
Macinino si presenta con una full da freeride bella pesa ed oltre tutto mono corona, ma sono quasi contento della sua scelta perchè le mie condizioni fisiche non sono al top e per fargli compagnia sono più che disposto a scendere e camminare. P.S.: i tre estranei capiscono che se stanno dietro a noi arriveranno a casa in ritardo, per cui, senza nemmeno salutarci, tirano dritto verso la meta. 
Arriviamo nei pressi di una casa e Superdino si ferma a fare rifornimento idrico e qui compare il primo kanker kit della giornata: una sacca idrica che viene infilata nello zaino previa copertura mediante una busta di nilon; ripensandoci ora però dico che non è una cattiva idea. Macinino in compenso è privo di qualsiasi tipo di contenitore per l'acqua, mentre io, che non ho ancora pulito come si deve la sacca, sono munito di bottiglietta da 1/2 litro.
La salita scorre lenta e serena (per me e Macinino) ed ogni tanto ci vediamo sorpassare da macchine (pick-up) piene di bici. Il mio compagno (l'Elettrico e Superdino hanno preso il largo) mi racconta delle sue uscite con risalite meccanizzate insieme a Lorenzo Passerella e della sua bravura in bicicletta, ma non occorre che mi dica questo particolare perchè il Maestro è il Maestro.
Giunti nel punto in cui parte la nostra discesa, indossiamo le protezioni in nostro possesso e ci facciamo scortare dai ragazzi che in questi anni sono diventati i nuovi locals del Folgorito e che, oltretutto, si sono impegnati a realizzare delle linee nuove.
La discesa lungo la sassaia miete la prima vittima. Superdino infatti buca la ruota posteriore e qui ecco di nuovo la kanker filosofia. Partiamo con il dire che la gomma posteriore ha una spalla talmente dura che non riesce a farla uscire dal cerchio, ma per fortuna ha con se vari tipi di cava-fascioni tra cui uno che non mi sembra convenzionale. Si tratta infatti, come mi spiega lui, di una L in ferro usata come spessore per i componenti della cucina e poi c'è la camera d'aria bucata che è già pluridecorata da toppini che viene rimbalzata tra lui e Macinino quando uno dei due rimane senza.
Finita la riparazione si riparte e raggiungiamo una nuova variante. Il terreno è molto viscido a causa del ghiaccio che si sta sciogliendo (non mi ricordo una situazione analoga nemmeno durante un'intera giornata di pioggia) e quando davanti a noi vediamo una passerella giriamo a dx per la variante, ma il terreno non tiene e sbagliamo traiettoria con conseguente tamponamento. Ci fermiamo per valutare questo drop e decidiamo di provarlo, ma prima di far ciò dobbiamo risalire che è la cosa più difficile. La prima parola che esce dalla bocca di Macinino è: "ma che è un kanker salto?"; no, la struttura è realizzata bene con belle tavole di legno spesse ed un atterraggio in discesa. Il primo a provarlo sono io, ma arrivo corto a causa della poca rincorsa e così risalgo per riprovare. Parte Macinino e lo chiude bene; lo prova (e ne sono rimasto colpito) anche l'Elettrico ed arriva un pò corto, ma lo chiude solo che dopo non riesce a tenere la bici su a causa del fango ed alla curva in appoggio va dritto; rieccomi al secondo tentativo e la velocità è giusta, atterro bene, ma come il mio predecessore non riesco a tenere il mezzo e scivolo.
Ci spostiamo più avanti ed ancora un'altro salto e questa volta non ci sono problemi per nessuno (P.S.: qualche salto lo evitiamo a causa del fondo troppo scivoloso), ma in compenso i locals ci hanno abbandonato ed il resto della discesa sarà il "classico" Folgorito che adesso è molto più veloce di una volta a causa dei lavori che sono stati fatti per l'acquedottto.
Concludiamo il giro e sono contento della giornata, ripenso al Folgorito com'era, com'è stato e com'è ora con i lavori che hanno fatto questi new loclas e mi dico che ci ritorno volentieri. Penso anche alla mia voglia di cambiar bici e mi viene in mente la kanker filosofia che rende la mtb un modo pratico di girare, magari un pò bizzarro se si pensa a certe soluzioni che vengono usate, ma comunque logico perchè l'importante è divertirsi (Superdino: cerca però di aggiustare il freno posteriore!).
 
     

lunedì 17 gennaio 2011

Hutr .....Top Class


Servirebbero un EuroPallet di parole (e sinceramente non saprei nemmeno da dove iniziare) per descrivere la splendida giornata in quel di Sestri,dove ci ha visti impegnati come comparse ,a fianco dello Yodone ,in una session di allenamento in vista di Capoverde.
Molti ricordi,affollano la mia mente; ed è per questo che scrivero nei prossimi giorni una serie di mini articoli,una sorte di perle che restano impresse nella mia mente, iniziamo da questo: quando HUTR organizza è TOP CLASS

venerdì 14 gennaio 2011

The road to Cabo Verde...

...passa anche da Sestri Levante!
Incredibile ma vero, passa proprio di lì: sui sentieri consacrati dal circuito SuperEnduro Mr.Yoda compirà un altro piccolo passo nella preparazione teNNico-tattica nel percorso di avvicinamento alla URGE CaboVerde del mese prossimo.
Sui sentieri liguri l'oriundo cercherà di affinare il "fealing" (cit Geom. Péra) con il biciclettone con le ruotone così da arrivare nell'emisfero australe in full effect, ossia in piena forma e soprattutto in grande serenità, come da sempre predica il coach Barella.

Quindi ci troviamo tutti, o quasi, al solito posto alle precise, che vorrebbe dire al parcheggio vicino all'uscita autostradale alle ore 9:00.

Everybody's invited!

lunedì 3 gennaio 2011

Un buon Pasquilio col Carver che non ti aspetti

Domenica 2 gennaio 2011, data della prima uscita in bici del nuovo anno.
Piazza Aranci, nel centro di massa, ore 9:30, scarico la bici dalla Bety mentre attendo l'arrivo dei miei compari di oggi: Barella, Elettrico e soprattutto il rientro in grande stile del magico SuperDino.
Destinazione Pasquilio per un vero revival FFF.

Due OnOne 456, bici che un paio di anni fa ho posseduto con buona soddisfazione più la mia Carver 96er, la bici più sgorbia del mondo.
Purtroppo il barellaus non ha ancora resuscitato il suo TOY e così, unico della compagnia si è presentato in piazza aranci con la sua IntenZe, ma non disperate, è solo questione di settimane!

Facciamo un passo indietro.
E' la mattina del primo...mi rigiro nel letto elaborando qualche strategia ciclistica per il nuovo anno.
Telai che turbano i miei pensieri mescolati al simbolo dell'euro ruotano nella mia mente contorta...e giungo ad una conclusione.
Questo Carver, rimontato pazientemente con trasmissione 1X9 ha da essere venuto..for sale..onde raggranellare un gruzzoletto da reinvestire un telaio singlespeed racing.
Mi alzo dal letto e munito di fotocamera digitale Canon Coolpix scendo nel tugurio dove giace una miscellanea di telaio e biciclette.
Un secchio, una spugna, sapone per piatti e lavo con dovizia la bici che nei miei progetti presto andrà ad arricchire con le sue foto la sezione mercatino del forum.
Momento take a picture e mi balena in testa l'idea di regalare a questa bici gli ultimi km di gloria nel regno per eccellenza delle hardtail, là dove il mito del Front for fun, e front for fuck soprattutto, ha preso forma.

Siamo in piazza, aspettiamo barella e mentre rimiro la Carver penso che sì..bella non è, eppure ha in se un certo fascino arrogante che proprio non mi so spiegare.

La salita scorre bene, molto bene, saliamo tutti di un passo allegro, qualcuno scherza "l'abbiamo presa un pò di petto" ma alla fine il passo non rallenta.
La bici mi conferma che la mia prossima singlespeed deve essere in alluminio.
Mi piace questa reattività e il feeling "scorbutico" benchè la Carver non sia un mostro di rigidità.

Barella mi stupisce positivamente quando decide che oggi si arriverà fino sulla cima del Belvedere per percorrere il SUO sentiero, il Barella.
Qualche domenica fa con @one trovammo dei miei amici coi loro biciclettoni da DH che mi dicevano che il sentiero su era molto bello e che loro lo percorrevano spesso e vi avevano inserito alcuni salti "senza pretese".
Eravamo quindi curioso di vedere lo stato delle cose.

Spesso evitiamo di salire fino sulla vetta per evitare il salitone che attraversa la cresta del monte: è veramente duro e non è raro farne tratti a piedi.
Ma oggi qualcosa è diverso: me ne accorgo quando a santa croce abbandoniamo l'asfalto e svoltando a sinistra imbocchiamo "via del pasquilio".

cosa è questa potenza che ho oggi nelle gambe? sarà che il carverino vuole farmi ricredere, sarà che questo sgorbietto a pedali vuole farmi fare un passo indietro su una decisione che io credevo irrevocabile?
Sta di fatto che mi dico: ho un 34x32 come rapporto più agile...finchè riesco vado, vediamo dove riesco ad arrivare.
mi trovo sul primo tratto ripido, il fondo è morbido, ma almeno i sassi sono meno evidenti e vi è una traiettoria più liscia che riesco a mantenere con facilità.
In mente ho le immagini di una estate di tanti anni fa: era giugno, la domenica della ai tempi mitica gara XC del pasquilio.
Il bosco era verde, temperatura giusta, sole tra le foglie dei castagni.
Avevo una viner TRE gialla, con forca rigida, manopole ati tomac, comandi XT sopramanubrio, freni cantilever. le scarpe sidi usate dal team ritchey e da tinker juarez, il mio mito di allora.
Ero proprio in questo tratto quando mi accorsi che stavo andando a prendere il secondo della mia categoria.
Nel giro precedente, a metà discesa, avevo bucato mi avevano passato in tre. Ero quinto.
Cambiai la camera velocemente come mai avevo fatto, e ripartii incazzato certo, ma con la netta sensazione che li avrei ripresi tutti.
Passai due dubito nella discesa, poi...Pedalavo a testa bassa, ogni tanto guardavo la catena sul padellino: eravamo appena entrati nell'epoca del microdrive (o compact)
faceva eccezione solo l'XTR (e una serie del Deore LX) con il suo trittico 24-36-46.
Io avevo una guarnitura LX, ma chi ma l'aveva venduta aveva un 26 al posto del 24. Dietro avevo un pacco pignoni modificato ad 8v 11/30.
Davanti a me il ragazzo del Maggi..con la sua Olmo in acciaio, tutta XT, 22-32-44, 11/32 a 9 velocità.
Non so cosa mi prese, tirai giu un rapporto dietro e tirai dritto fino in cima.
Arrivai secondo, ma ero esaltatissimo. Il brutto è che a distanza di anni le sensazioni provate su quella salita sono ancora il mio metro di paragone. Follia.

Ma ieri per un attimo m'è sembrato di tornare indietro: stavo percorrendo quella salita come mai avrei pensato di riuscire a fare nella condizioni in cui sono.
La strada spiana, rallento..sono in cima e decido che aspetterò gli altri all'imbocco del barella.
Ma mi balena un'idea: è la carver, la bici da pasquilio?

Scendiamo.
Il barella (sentiero) è in ottima forma, hanno alzato un paio di paraboliche, ben fatte, e i saltini sono ok (forse solo uno è da sistemare).
Si vede che è battuto ed utilizzato.
In basso, dopo essersi ricongiunto al 4X hanno creato una variante.
Non è male, ma io preferisco la vecchia traccia...ma lo so, sono troppo XC

Ci buttiamo sul vecchio sentiero che ci riporterà all'imbocco della parte bassa del cesso, quello che una volta era il LagunaSeca.
E qui capisco che davvero questa è la bici da pasquilio.
Pedalo, rilancio, senza faticare, mi piace la bici che scalcia un pò ma poi sta lì.
Davanti la ruotona da confidenza e i soli 80mm della forca sembrano davvero bastare sul fondo in terra.
Pare di volare.
Prendiamo il nuovo sentierino che ci porterà sulla strada subito sotto i giochini.
Mi diverto a far scodare la bici, come quando da bimbo fai la gara a fare le "sgommate".
Ci buttiamo sui giochini, nella traccia più nuova con la paraboliche, è comparso un saltino nuovo e una passerella con atterraggio nell'unico punto piatto del sentiero. Very smart.
Passo e penso che qui dovremmo metterci un pò mano per dare "armonia" alla traccia.
Arriviamo alla parte bassa dei giochini, quella tutta curve.
Faccio un ingresso super-oooooooooooold-school tutto di traverso, manco Schwantz nel motodrome.
Peccato che la traccia sia parecchio assassinata dal passaggio di acqua, moto, quad e jeep.
Ci vuole un attimo e siamo nel budello, Barella (Damiano) pennella le curve dopo il ponticello, e io mi diverto a guardarlo anche se non è facile stargli vicino.
MAMMA MIA COME AMO QUESTO SENTIERO!!!!

E confermo: Carver bici da Pasquilio.
Ora come faccio a venderla? mi sembra che le ruote sorridano, e la certezza che sia così ce l'ho dopo il Fiumetto. E' una bici schizofrenica, ma mi garba!!
Mi sento così a mio agio che mi va bene fare anche uno dei sentieri che percorro meno in assoluto: il dino-macinino.

In un battibaleno siamo di nuovo in piazza aranci: è l'una e spiccioli, 3 ore e qualcosa per il giro oldschool più bello e completo del mondo.
Il giro hardtail per eccellenza, il giro del flow e delle bici sgorbio.

sabato 1 gennaio 2011

IN DA CLUB: HUTR Nite Ridin'

Già lo scorso anno il nostro team si è distinto per numerose uscite notturne: per il 2011 l'obiettivo è creare una serie di appuntamenti fissi ed in questa pagina verranno inserite le date e i ritrovi per le uscite notturne.
Il referente per le attività "IN DA CLUB" è monsieur Barella.
Queste le date attualmente fissate, di volta in volta Damiano comunicherà luogo e orario di ritrovo.
  • 9 Febbraio
  • 2 Marzo
  • 14 Aprile
  • 25 Maggio
  • 15 Giugno
  • 7 Luglio
  • 26 Luglio
  • 7 Settembre
  • 19 Ottobre
  • 9 Novembre

Gare 2011


Marzo
6 San Bartolomeo al Mare [SE SPRINT] - IM
20 San Marino DownTown [DH] - RSM
27 Pogno [SE SPRINT] - NO

Aprile
10 Castel del Rio [DH] - BO
16/17 Sestri Levante [SE PRO] - GE
29/30 (1-05) SSEC 2011 [SS] - Maredsous - BELGIUM

Maggio
(29/30-04) 1 SSEC 2001 [SS] - Maredsous - BELGIUM
1 Priero [SE SPRINT]- CN
1 Loiano [DH] - BO
15 Palazzuolo sul Senio [SE SPRINT] - FI
15 Monterotondo [DH] - RM
29 Cogne GRAN PARADISO BIKE [XC GF] - AO
29 Nusenna [DH] - SI

Giugno
2 6H del Bacoco's [XC EN] - Monticiano - SI
5 Cartosio [SE SPRINT] - AL
19 Coggiola [SE SPRINT] - BI

Luglio
2/3 12H della Lunigiana MTB [XC EN] - Filattiera - MS
2/3 Limone Piemonte [SE PRO] - CN
10 Abetone [DH] - PT
17 Ala di Stura [SE SPRINT] - TO
24 6H Parco del Barboj [XC EN] - Rivalta di Lesignano - PR

Agosto
6/7 Sauze d’Oulx [SE PRO] + Enduro of the Nations
26/27/28 SSWC 2011 [SS] - Ballyhoura - IRELAND

Settembre
17/18 SSIT 2011 [SS] - St. Nicolas - AO
17/18 Punta Ala [SE PRO] - GR

Ottobre
2 6H Urcis [XC EN] - Orzinuovi - BS
22/23 Finale Ligure [SE PRO] - SV

Altro:


LEGENDA:
XC: Cross Country
XCM: XC Marathon
XC GF: XC Gran Fondo
XC EN: Endurance (4, 6, 12, 24 Ore)
SS: Singlespeed
SE PRO: Superenduro PRO
SE SPRINT : Superenduro SPRINT
DH: Downhill
DHM: Downhill Marathon

CALENDARIO 2011

CALENDARIO ATTIVITA' E GITE HUTR 2011:

Febbraio
5/6 Trailbuilding
19/20 Trailbuilding

Marzo
20 Levanto - GE

Aprile
10 M. Morello - FI

Maggio
28 Appennino Tosco-emiliano - Fanano - MO

Giugno
12 Barella Invitational - MS
26 M. Cimone - MO

Luglio
31 Yoda Invitational - Valle d'Aosta - AO

Settembre
11 WestCoastInferno (http://westcoastinferno.blogspot.com) - LU


Commissione MTB del CAI di Massa, calendario gite sociali 2011:
Febbraio
27 corso di tecnica di guida - Brugiana
Marzo
13 Trailbuilding
Aprile
3 Logarghena
Maggio
8 Isola d'Elba
Giugno
5 Garfagnana: Monte Sumbra
Luglio
15/16/17 Alpi
31 Trailbuilding
Agosto
1 La Montagna in Città
Settembre
18 Alta Via Monti Liguri