martedì 20 dicembre 2011

Intervista doppia.

Oggi apriamo una parentesi, dal mio punto di vista doverosa, sui due ragazzi del team HUTR che da qualche anno partecipano, anche con buoni risultati al Campionato Italiano di Superenduro MTB.
Se volete vedere come si sono piazzati durante la stagione 2011 andatevi a vedere le classifiche delle singole gare PRO e l'assoluta direttamente sul sito superenduromtb
Adesso però andiamo a conoscerli meglio con una serie di domande.



(alla sinistra Nicola Merciadri detto "Nick de Cug" ed a destra Simone Tabarrani detto "Il Bestia")

Quanti anni hai?
Nicola - 27
Simone - se non vado errato 38 :-)

Qual'è il tuo soprannome?
Nicola - Nick the Cug perché mette in evidenza la parentela col Bestia!
Simone - sinceramente ne ho molti: "Il Bestia" per gli amici della bike; Simoncino per gli amici d'infanzia; Il Vichingo; Lalas e moltri altri per il resto del mondo :-) :-) :-)

Da quanto tempo vai in mtb?
Nicola - Dal 22 Aprile 2009.
Come mai questa precisione?
Occorre fare un passo indietro… In un piovoso pomeriggio di fine Febbraio 2009, incontro Simone  in sella alla Mitica Foxy. Mi fermo per salutare e, tra un discorso e l’altro, mi dice che ha iniziato ad andare in mtb e avrebbe anche intenzione di cambiare bici, non prima di aver venduto quella attuale. In un primo momento non ci feci caso ma nei giorni seguenti, complice un mondo del calcio del quale ero nauseato, una domanda mi riecheggiava nella mente: “e se la comprassi io la bici di Simone?”
Qualche tempo dopo lo richiamai chiedendogli se era disposto a venderla seriamente e, dopo la sua risposta affermativa, decisi che il giorno dopo la tesi (21 Aprile) avrei fatto il mio primo giro in mtb!
Ricordo ancora la fatica che feci per arrivare in cima a Pedona e l’insicurezza nel cercare il sentiero (ma sarà questo?!)… Poi la prima discesa, affrontata con caschetto da corsa, scarpe da calcetto e zaino Invicta delle elementari!
A metà del sentiero mi fermai e mi guardai intorno... Ero solo immerso nella bellezza della natura. Mi sentivo libero. E fu in quel momento che capii di aver trovato qualcosa di speciale…
A distanza di due anni, ogni volta che esco per un giro in bici, ho la stessa sensazione che provai quel giorno!
Giro dopo giro mi sono appassionato sempre di più e già che ci sono, colgo anche l’occasione per ringraziare pubblicamente Simone, Alessandro, Sara, Abramo e Maruccio, perché mi hanno permesso di affrontare i primi passi nel modo giusto! Con serenità!
Simone - Ho iniziato nel 2007 con la 24H di Finale.
In realtà da 5 anni a 18 la bici è stato il mio mezzo di trasporto. 
Solamente da "grande" è nato il vero amore :-).

Quando hai cominciato a fare gare di Superenduro?
Nicola - Tre mesi dopo aver preso la bici, con un misto di curiosità e imprudenza, decisi di accompagnare Simone a Pescasseroli! In assoluto la mia prima gara in bicicletta!
Un mese dopo la Sprint abruzzese ero di nuovo ai nastri di partenza per la Pro di Massa Marittima.
Quest’ultima, sportivamente parlando, è stata la fatica più grande che abbia mai fatto: 40°C all’ombra, forse di più, 50 Km di giro ed allenamento pari a zero! Risultato: crisi di fame, di sete, di crampi, brividi… Al traguardo credo anche di aver visto Padre Pio e il Diavolo che si tenevano per mano! Averla portata in fondo senza ritardi è, anche adesso, un grande motivo d’orgoglio!


Simone - Nel 2009. Ero stufo di fare i soliti giri vicino casa e avevo molta voglia di imparare; mi sono buttato…….prima gara San Bartolomeo, bellissima. 
Il fascino della prima volta è indimenticabile.

Perchè partecipi alle gare?
Nicola - Prima di tutto perché è un valido motivo per girare l’Italia e conoscere posti nuovi dove probabilmente non andrei in altre situazioni. La bicicletta è il miglior mezzo di trasporto.
In secondo luogo perché la formula trovata dal Superenduro è estremamente divertente!
Simone - Le gare uniscono le mie grandi passioni: sport e viaggiare (vedo posti nuovi e conosco gente). La parte agonistica resta sempre un po’ in secondo piano anche se è chiaro che si vuol fare sempre bene e arrivare ogni volta più su in classifica.
E poi dai…un po’ di sano ingarellamento fa sempre bene! Ahahahahah!

Le fai insieme a qualche amico?
Nicola - Con mio cugino Il Bestia.
Diciamo che noi due siamo lo zoccolo duro. 
Poi ogni tanto si aggregano altri compagni d’avventura come l’altro Cug Marco, che quest’anno ha avuto molta sfortuna!
Simone - I primi anni sempre in solitaria, ora con Nicola Merciadri e Marco Dorini entrambi miei cugini.

Ti sta simpatico?
Nicola - Certo! Sarà che abbiamo lo stesso sangue ma siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
E poi Simò mangia quasi quanto me!
Simone -  Che te lo dico a fa……. Se fosse una fia gli salterei addosso !

Chi va più forte?
Nicola - Lui!
Lo avete mai visto scendere con la Mitica Foxy? Da la paga a molti presunti fenomeni!
Simone - Lui!

Qual'è il tuo traguardo in ogni gara? 
Nicola - Prima di tutto mi devo divertire!
Ai nostri livelli credo che la componente ludica non debba mai mancare… Mi vien da ridere quando vedo gente che si prende così tanto sul serio da perdere di vista la serenità che una giornata in mtb può regalarti.
Un altro obiettivo è quello di riuscire a migliorare il gap negativo con i primi della classe.
A Finale, ad esempio, c’erano talmente tanti top rider che nemmeno nei video sono tutti assieme!
Sono cosciente che certi livelli non li raggiungerò mai, però, nel mio piccolo, è una grande soddisfazione saper di aver migliorato la prestazione su una stessa prova speciale percorsa l’anno precedente!
Simone - Arrivare davanti a Nicola.

Ti piacerebbe arrivare primo di?
Nicola - Absalon!
Vorrebbe dire che vivrei per la mia passione!
Simone - Te al SS; mi sto allenando con rapporto fisso.
Durante la stagione ti dai degli obbiettivi. In genere prendo come riferimento bikers più forti e stilosi di me.

Pensi di farcela prima o poi?
Nicola - NO, ne sono sicuro!
Simone - E certo!

Finita la gara che fai?
Nicola - A Finale Ligure, ad esempio, appena tagliato il traguardo ho preso due birre medie. Una da scolare d’un fiato e l’altra da gustare tranquillamente!
Oltre alla birretta d’obbligo, il mio post gara è anche caratterizzato da una fame incontrollata che mi porta ad ingurgitare qualsiasi cosa mi passi per le mani senza criterio alcuno. Passo dal salato al dolce o dal dolce al salato con una velocità ed una facilità che farebbero invidia a chiunque.
Simone - Mi bevo una paio di birre medie con Ncik sparando puttanate e commentando questo o quello in pieno stile HUTR. Se ci sono Elia e Pia (figlio e moglie) ho il  desiderio di vederli immediatamente; mentre i giorni successivi non faccio altre che mangiare schifezze.

E prima?
Nicola - Prima della gara c’è qualche salto rotante per far convivere il trittico: hobby-vita privata-lavoro.
Avvolte mi son trovato a lavorare tutto il giorno, allenarmi in pausa pranzo e la sera uscire per una pizzetta che prontamente mi turba la nottata!
Nello specifico: preparare una disciplina come il Superenduro è veramente difficile, devi avere tecnica in discesa ma devi anche pedalare come una iena. Per questo, nel mio piccolo, cerco di prepararmi in bici da corsa nei giorni lavorativi mentre il fine settimana esco in mtb.
Non ho giorni precisi in cui allenarmi, vado molto a “sensazione” e con la voglia di divertirmi. Tutte le volte che esco in bicicletta, sia essa una bdc o una mtb, devo esserne convinto. 
Se mi accorgessi che quello che sto facendo non mi piace o lo faccio in modo forzato non aspetterei due volte a segare tutto il sistema col cannello da saldatore!
Simone - Mi bevo un paio di birre medie. Scherzi a parte le gare sono sempre molto sentite e se non sei al top ti fai solamente una bella girata. 
Mi devo gestire molto sia dal punto di vista fisico che alimentare.

Quante gare hai fatto quest'anno?
Nicola - Sei. Tutto il circuito PRO (tranne Limone Piemonte) e due SPRINT.
Simone - Tutte le PRO e due SPRINT.

Hai mai avuti infortuni che ti hanno fermato per un periodo?
Nicola - Si ed ero anche in forma strepitosa… Ma adesso lasciamo stare, non mi piace parlarne!
Simone - Sono stato sempre fortunato, diverse cadute ma mai rovinose; l’ultima nella PS1 di Finale: a metà prova sono finito fuori facendo un volo di circa dieci metri, ma per fortuna c’erano solo rovi :-).

Rifarai il campionato Superenduro il prossimo anno?
Nicola - Vedremo… Per noi, che praticamente facciamo tutto da soli, partecipare a tutto il Campionato è molto impegnativo sia economicamente che fisicamente.
A Punta Ala, ad esempio, la domenica della gara ci siamo svegliati alle 6.30, abbiamo smontato tutte le tende, radunati i bagagli (Simone con famiglia era li da 5 giorni, quindi immaginate la quantità!), caricati sul furgone, quindi abbiamo fatto colazione, sistemato le bici e ci siamo preparati per la partenza delle ore 9. Questo per farvi capire che, avvolte, sono necessari dei veri e propri show di efficienza!
Simone - Si ! se gli impegni lavorativi e famigliari lo consentiranno.

Adesso dimmi: bevi? fumi le canne? Altre droghe? 
Nicola - No, non fumo canne e non faccio uso di altre droghe.
Non mi hanno mai attirato nel modo più assoluto. In vita mia avrò provato a fumare 5/6 sigarette…tutte tirate via prima di finirle (mi fa schifo proprio!).
Diversamente un buon bicchiere di vino o una bella birretta ghiacciata non me la faccio di certo mancare! Ogni tanto ci sta di esagerare ma nemmeno Ghandi credo sia stato perfetto!
Simone - Si. 
A pesca una volta ero un professionista, altro che bici. Ora vado poche volte, ma la passione e la tecnica sono rimaste.
No.

Chi ti aiuta a dare il massimo?
Nicola - Nessuno. In tutte le cose che faccio cerco sempre di contare prima di tutto su me stesso. Certe volte è difficile perché subentrano molte complicazioni, ma nel momento in cui arrivano i risultati, sia sportivi che di altro genere, la soddisfazione è doppia!
Come detto poco fa.......la costante voglia di migliorare, rispetto ai primi della classe, mi da una bella carica motivazionale!
Simone - Sicuramente sono molte le cose che influiscono, come: la famiglia, il lavoro, gli amici e l'intesa con il mezzo. Per esempio: in questo momento devo fare pace con la bici con la quale sono litigato e se fosse una donna sarebbe ci sarebbe aria separazione. 
Sono in un periodo di riflessione……….

Ok. Ora dimmi la verità: Viva........?
Nicola - Viva la f…! Che non fa mai male!
Ma anche viva la mtb per l’opportunità che mi ha dato di vivere la natura in modo diverso dal solito. Come dice Il Bestia: "una terapia di bosco farebbe bene a molte persone!"
Ah un’altra cosa… Non faccio come Brumotti!!!
Quando dico che vado in mtb mi viene subito posta la fatidica domanda: ma come Brumotti? Lui è bravo…anzi bravissimo, ma il panorama delle ruote grasse non è certo limitato a lui ed è anche per questo che è un qualcosa di speciale! Smettetela di farmi cadere le palle con la solita domanda!
Simone - Viva........? HUTR HUTR HUTR.


Grazie per aver risposto alle mie domande e vi auguro un felice 2012. 

Intervista di @one

mercoledì 30 novembre 2011

Fino a quando?

Ciao a tutti!

Chi segue il blog certamente saprà che per il 2012 il TEAM HUTR/BIKERINSIDE sfoggerà una nuovissima maglia.

Da oggi e fino al termine delle festività natalizie è possibile ordinarla, nella taglia e nel modello preferito: XC per i racer incalliti o Enduro per chi ama sentirsi più casual e free.

Potete trovare la grafica della nuova maglia e la descrizione dei due modelli a questo link: http://hutr2009.blogspot.com/2011/11/maglie-2012-hutr-racing-team.html

Per ordinare la maglia dovete inviare una mail all’indirizzo hutr2009@gmail.com indicando il modello, la taglia e la quantità da voi desiderata, i vostri dati e l’indirizzo di destinazione.

Vi risponderemo inviandovi tutti i dati per il pagamento, una volta avvenuto il quale riceverete una nuova mail di conferma con indicata la data di spedizione.

L’ORDINE SI RITIENE CONFERMATO SOLO DOPO LA RICEZIONE DEL PAGAMENTO.

Per qualunque chiarimento non esitate a scriverci!

Quanto costa? È presto detto:

- €.30,00* per i tesserati;

- €.35,00* per i non tesserati.

* il prezzo non varia tra modello XC e ENDURO

Se volete tesserarvi con noi indicatelo nella stessa mail, vi invieremo così anche i moduli necessari.

Perché acquistare la maglia HUTR?

perché la nostra maglia è bella, perché il Team HUTR è sinonimo di serenità e divertimento e soprattutto perché il ricavato della vendita delle magliette sarà utilizzato per finanziare gli eventi HUTR e la pulizia dei sentieri delle nostre zone.

Che aspettate?

venerdì 18 novembre 2011

Maglie 2012 HUTR Racing Team

Anche per il 2012 l'ASD HUTR/Bikerinside Racing Team realizzerà delle nuove maglie grazie alle quali porteremo/porterete i nostri colori a giro per l'Italia e non solo. 
Come tradizione vuole non ci limiteremo a realizzare una sola maglia: sarà infatti disponibile sia la classica maglia da XC con cerniera intera e 3 tasche posteriori, sia la maglia ENDURO dallo stile più casual, voluto e giustamente "forgiato" dai nostri ragazzi del Superenduro.
Ma bando alla ciance e sveliamo la grafica della maglia HUTR per l'anno 2012:


Le taglie vanno dalla XS fino alla XXXL: in linea di massima valgono le misure della t-shirt "europee". Se siete a cavallo tra due taglie vi consigliamo di scegliere la misura superiore.
Per facilitarvi nella scelta della taglia delle maglie da Enduro, il nostro Presidente si è messo a nudo per mostrarci il prodotto sopra la sua pelle. Quella che vedete nelle foto è una taglia L e veste perfettamente il nostro fotomodello nel suo 1,84mt di altezza x 78kg di peso.



Nonostante la crisi e l'iva maggiorata, siamo riusciti ad offrirvi le maglie ad un prezzo veramente ottimo senza trascurare la qualità.
Per i tesserati HUTR il prezzo della maglia, sia XC che ENDURO, è di 30,00 €, mentre per i non tesserati il costo è di 35,00 €.
Potete prenotare da oggi la vostra maglia inviando una mail all'indirizzo HUTR2009@GMAIL.COM. Non appena riceveremo la vostra mail vi invieremo tutte le istruzione per confermare il vostro acquisto.

Cosa altro aggiungere, accorrete gente, accorrete per accaparrarvi le maglie del team più SERENO che c'è in circolazione ;-)

Per maggiori informazioni leggere questo articolo fino a quando.

lunedì 7 novembre 2011

La ruzza (dipendenza)

Ieri è stata una di quelle poche volte che non sono andato in bici ed il motivo non lo riesco ancora a capire adesso.
Avevo messo la sveglia alla 7.00 perchè da Vittoria Apuana dovevo andare a casa, cambiarmi, prendere la bici ed arrivare all'appuntamento delle 9.00 con una discesa in più rispetto agli altri e tutto questo causa compleanno della nipote; invece un'acqua fitta batteva nella finestra a tetto della mansarda dei suoceri e dopo un giro di messaggi ecco che i miei occhi si chiudono per un'altra mezz'ora.
Sceso in cucina per fare colazione insieme ad Arturo ed il cugino Edo mi accorgo che il tempo sta pian piano migliorando e forse potrei anche pensare ad un'uscita in solitaria, ma ci penso troppo e rimango intrappolato dentro le quattro mura fino a che non comincio a strippare ed allora........facciamo fare un giro a questi due giovani che ne ho bisogno io e loro.
Decido di portarli a Ronchi a vedere il parco degli animali e, uscito da questo luogo, dopo essere passato davanti casa di Milk, ecco che mi ritorna il pensiero.
All'ora di pranzo esce addirittura un pò di sole e decido di mandare un messaggio ai miei compagni di "banfe" per vedere se qualcuno mi segue. 
Purtroppo chi mi risponde dice: "ho già un'altro impegno" e così passa il tempo. 
Dopo aver festeggiato il primo anno di vita di Carolina sono già le 14.00 passate e i cugini cominciano a saltare sul divano e fare un casino boia. Non reggo più.....ho la ruzza.....meglio uscire e portarli al mare per un pò.
Arrivati sulla spiaggia mi giro verso i monti e lo scenario è sempre quello, ma quanto mi piace
Penso alla bici e mi rendo conto della dipendenza che ho nei sui confronti o meglio in questo sport. 
Non mi è mai piaciuto dipendere da qualche cosa, anche se sono un fumatore, ecc., ecc., ma la mtb è entrata di prepotenza nelle mie vene; forse perchè con lei riesco a dimenticare il peso del lavoro e la merda che mi circonda, scazzare con gli amici e farmi una dose di adrenalina; sta di fatto che oggi sono carente di tutto questo e non vedo l'ora che questa giornata finisca.

domenica 30 ottobre 2011

TUTTI PRO.. O TUTTI POSER??

Oggi non ci riuscivo proprio a restare a casa.. avevo bisogno di far girare le gambe, ed assieme i miei pensieri... per me la bici è sempre stata un ottimo modo di pensare!!
Il sole è abbastanza caldo...
Devo uscire, non ho voglia di non andare in bici oggi.. troppe volte ne ho fatto a meno quest'estate!
"Potrei andare nel regno di Milk (Brugiana) alla ricerca dei suoi nuovi Trails??"
Prendo il frontino.. inizio a sgambettare. Incredibile, ho voglia di pedalare... (proprio vero che invecchiando si rincoglionisce!!)
Salgo fin sotto il comune.. incrocio due bikers. Penso di accodarmi a loro.. mi volto un attimo.. il tempo di un saluto, appena mi volto nuovamente per guardare la strada loro sono spariti, letteralmente smaterializzati!!
"Eppure ieri sera nn ho bevuto... troppi parenti!!"
Arrivo al bivio e svolto verso la Brugiana.. Il richiamo del Pasquilio è forte, strano, visto che questa settimana sono andato li "solo" tutti i giorni nella mia pausa pranzo. Decido comunque di andarvi abbandonando la mia meta originaria!
La strada scorre sotto le ruote, i pensieri scorrono, terapeutici..
Incontro un primo gruppo di bikers (DH.. ci sono addirittura 2 Intense M9, 4/5 persone), saluto.. continuo a salire..
Arrivo all'altezza del "Fiumetto".. un altro gruppo (Free Ride, 8 persone), saluto.. continuo a salire..
All'altezza della Fontana del Biscio un altro gruppo ( XC "aggressive" almeno 15), saluto.. continuo a salire..
Improvvisamente non ho più voglia di pedalare (adesso mi riconosco!). Mi infilo nel bosco... respiro.. l'odore di fango, delle foglie bagnate mi accolgono.. bello!
Mentre scendo continuo a pensare: "Oh!! Ci fosse stato uno che avesse ricambiato il saluto!!!"
"Tutti presi... tutti moooolto professionali, POSER.. appunto!!
Nella mia testa come un mantra si ripetevano le parole del "PRESIDENTE": "STAI SERENO!!"
Ho già vissuto la stessa cosa.. con il Surf!
Credo quindi che anche per la MTB sia arrivato il momento di essere uno sport "COOL"!!
Non posso che concludere affermando: "non mi piace, non mi piace quando la gente si prende tutta così sul serio!!"

P.S.
Caro Sig. Vanni, nostro affezionatissimo lettore, non dica subito che nessuno mi ha salutato perchè sono antipatico! Da Lei mi aspetto di meglio!!

Big Jim.

martedì 25 ottobre 2011

Che Finale!

Vorrei dire qualche cosa di più, ma purtroppo non ero presente alla gara.
Penso che il nostro Tabarrani Simone abbia avuto dei problemi meccanici, altrimenti la posizione sarebbe stata sicuramente diversa.
Sono senza parole per l'eccezionale ennesima prestazione di Nicola Merciadri. Adesso bisogna pensare a come tenerselo stretto, perchè il ragazzo migliora di anno in anno e non credo che nessuno lo abbia notato.
P.S.: non ci scordiamo che ha subito anche un infortunio e per tanto non è riuscito a partecipare alla gara di Limone Piemonte.
Ottimo piazzamento anche dell'amico Ambro che si posiziona sotto Nicola nella classifica assoluta ed al 12esimo posto di categoria. Adesso non resta che fare i conti se il punteggio preso gli permette o meno di superare il Bestia. 


lunedì 24 ottobre 2011

Adesso è domenica

Come al solito ci sono tanti titoli da scegliere ed oggi i più gettonati sono: "Adesso è domenica!"; "Uno leggero e a cà"; Brumeggio di sarde tritate in rete.

Cosa ho scelto è chiaro a tutti, ma usare il titolo: Brumeggio............sarebbe stata una bella sfida; oggi però è lunedì e di neuroni ce ne sono pochi a giro; giusti per un best seller con questo titolo, ma non posso non cercare di riattivarli uno o due in più visto che devo anche lavorare.

Domenica 23 ottobre

Le certezze di questa mattinata sono: il compleanno del Barella; l'assenza del Lattaio causa raffreddore e la scelta del sentiero.
Arrivo a casa del Presidente alle 9.15 il quale mi mostra con gioia la confezione di brumeggio di sarde tritate in rete indispensabili per la pesca in mare del giorno dopo, ma non posso concentrarmi troppo su questa pastura perchè a differenza del local io devo completare la mia vestizione; attivo il sistema motorio organizzativo ed in tempi forsebrevi siamo in bici.
Il tragitto è quello di sempre, parliamo di bici e patata (strano vero?), ma l'ascesa è molto più rilassata del solito, talmente tanto che per la seconda o terza volta nella mia vita riesco a fare la via del Soldato senza mai scendere di bici.
Siamo all'ingresso del Barattini e non vedo l'ora di affrontare questo sentiero (è dal Barella Invitational che non ci ritorno). Le prime due curve in appoggio mi fanno venire una ruzza incredibile e superata la frana cerco di fare i passaggi con quel flow che voglio trovare da una vita e che, come al solito, esce solo a sprazzi. Sprazzi che mi fanno capire come cambia il mezzo se lo si guida come si deve; sprazzi che ti dicono: il mezzo va bene, ma devi essere lucido. Lucido perchè sei più veloce all'uscita di curva ed il trail è stretto e la parte a valle scende parecchio ed è "impestata" di alberi. Troppe cose da pensare, ma prima o poi devo riuscire.
Oltre a quanto sopra devo focalizzare un sentiero che non è più lo stesso. Il Barattini infatti ha subito parecchie modifiche a causa delle piogge e forse dal passaggio di ripetute bici. Avrei voglia di sistemarlo all'istante, ma, come sostengono Barella e Milk, non è il momento giusto ed è meglio aspettare la fine dell'inverno. Resta chiaramente uno dei trail più belli (se non il più bello) della West Coast, ma ahimè sta per finire. Avrei voglia di rifarlo per vedere se riesco a migliorarmi in certi passaggi, ma mi sento appagato. Credo che anche Damiano lo sia; ci diamo un cinque e.........................."Adesso è domenica"  (dice il Barella). Questa frase che mi riecheggia nella testa e mi conferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) che sport è la mtb.
Ora è giunto il momento di festeggiare con una birra il compleanno di Damiano. Cerchiamo dei bar nuovi dove fermarci a bere, ma alcuni sono tristi, altri chiusi ed allora non resta che dirigersi al solito.
Entriamo dentro per ordinare due birre e ci vengono allungate anche patatine e noccioline buonissime. L'aria però è strana; si sentono dei discorsi incomprensibili all'interno del bar che diventano chiari nel momento in cui ci sediamo fuori ad un tavolino. Marco Simoncelli è morto. Non riesco a metabolizzare questa cosa (ci riuscirò a casa dopo aver visto anche le immagini dell'incidente) o forse non ci voglio pensare, fatto sta che il contenuto della bottiglia piano piano scende e dimentico.
Ad un certo punto, dal tavolo accanto, udiamo una frase che ci mette il sorriso: "Uno leggero e a cà", dice un Signore ai suoi amici. La conta dei "leggeri" (spritz) è veloce ma prima che l'ordinazione avvenga cambiano tutte le carte in tavola. I "leggeri" si trasformano in americani (tre per l'esattezza) e di spritz ne rimane uno solo. Continuiamo a sentire le conversazioni dei nostri vicini e l'ilarità aumenta quanto uno spiega ai suoi amici che: "l'americano è più pesante, ma va giù meglio".
Ci alziamo perchè vogliamo essere a casa presto, ma la testa è un pò leggera e questo americano potrebbe essere l'alternativa al più classico Fiumetto, l'unica cosa è che devo prendere la macchina per ritornare a Pietrasanta ed allora.....si monta in sella ed arriviamo a casa Barella ;-).
A saluti effettuati penso di fare un buon gesto comprando un pò di focaccia con il formaggio per l'Arianna; aspetto il mio turno e quello che volevo è terminato con il cliente precedente.


martedì 11 ottobre 2011

Grazie Barella.

L'idea di partenza è geniale e poi lo sapete che mi piace il pump track, per cui.......buona visione.


Perchè "grazie Barella"? Semplice mi ha detto lui di vedere questo video ed io credo di farvi contenti nel mostrarvelo. 

lunedì 10 ottobre 2011

UDITE UDITE

La domenica appena passata mi ha lasciato la voglia di bici; forse perchè abbiamo fatto pulizia di sentieri e sicuramente perchè la testa va su come potranno essere girandoci con le amate due ruote. 
Fatto sta che oggi non ho voglia di lavorare e tranne qualche telefonata e leggere le mail......giro su internet con la speranza di vedere qualche cosa che mi piace. 
Gira sui vari forum, guarda qualche video, apri la pagina web di qualche marchio, nulla, oggi non mi resta altro che mettere in ordine le pratiche e aspettare che venga l'ora di andare a casa. Ma proprio mentre chiudo la pagina di google, penso: "come sono le classifiche del Campionato Superenduro 2011?" 
Scorro la classifica assoluta e vedo:
Scendo ancora più giù e trovo la SE3 dove:

Poi arrivo alla categoria SE5 e........udite udite:

A voi i commenti cerebrali o scritti. 

P.S.: non sarebbe male andarci, ma la lontananza impone una lunga riflessione ed un calcolo accurato dei jolly che mancano da qui alla fine dell'anno. Intanto pensarci non costa nulla......o invece si?




giovedì 6 ottobre 2011

Semplicemente Singola

SingleSpeed non è altro che andare in mtb come fanno tutti gli appassionati di questo sport; purtroppo nel corso degli anni è avvenuta la catalogazione di questo "concetto" all'interno del panorama ciclistico trasformando il tutto in disciplina. Personalmente non mi faccio troppe seghe mentali su dove posizionare chi e come, ma piuttosto qual'è l'idea di fondo di una scelta così semplice ed allo stesso tempo radicale.
Ormai è qualche anno che giro (alternando con un mezzo gear e diametralmente opposto come concezione di bici) in single speed, ma la voglia di capire cosa si prova a pedalare senza avere manettini sul manubrio ed imparare a regolare il cambio (ancora non lo so fare) era nata durante la prima, o seconda, edizione Castagna bike in compagnia dell'uomo italiano monomarcia per antonomasia: Simone Del Sarto (in arte Milk). A dire il vero quel giorno mi ero un pò rotto di aspettarlo per le continue bucature ed uscite di catena, ma quel mezzo ridotto all'essenziale aveva fatto breccia.
Vennero poi gli Italiani in Brugiana e quindi gli Europei e proprio durante questo evento capii che se sei pieno di birra, vino ed ancora birra e vino, puoi ugualmente montarti il tuo mezzo single speed.........eureka :-).
Finito il discorso semplicità del mezzo a livello meccanico, possiamo passare a:
Come ci si trova sopra una bici senza cambio?
La risposta è: uguale a tutte le altre.
Dove si riesce a girare con una bici senza cambio?
La risposta è: da tutte le parti.
Chiaramente non mi tiro giù dal monte con la stessa tranquillità con cui scendo in sella al mio Macellaio (escursione davanti e dietro di mm.150), ma provo ugualmente delle bellissime sensazioni guidando con la stessa impostazione che ho sin dalla partenza del giro. Sella alta e scarpini fanno molto xc race, ma nessuno mi impedisce di abbassare la prima e mettere i flat così da aver un mezzo Front For Fuck.
Certo che all'inizio di questo articolo ho detto che qualcuno vuol trasformare questo concetto in disciplina e poi sono all'interno di un team che il prossimo anno organizzerà gli Italiani, ma del resto........siamo o non siamo uomini, magari domani vendo tutte le bici e mi do al kayak fishing.

P.S.: se venite alla due giorni dell'evento suddetto vi renderete conto che è un raduno di amici che si incontrano dopo un anno e poi basta guardare le foto che sono state inserite nell'articolo del Barella (sottostante) per l'edizione appena trascorsa in modo da capire come funziona. Resta inteso che la domenica vige lo spirito di competizione nel limite delle possibilità fisiche ;-).


Buona giornata.
Vostro @one
  

lunedì 26 settembre 2011

SSIT11 : Dominio della classe 74


(foto by 29pollici.com)

E' ancora Lui, il geometra Pèra classe '74 ad imporsi nella sfida tra poveri (in casa Hutr) ai campionati Italiani singlespeed appena trascorsi in quel di Saint Nicolas, magistralmente organizzati da Yoda: good job Yoda.
Niente a che vedere con l'edizione passata di Finale. A Saint Nicolas il distacco inflitto ai restanti membri Hutr è stato abissale.
Il geometra è apparso in forma sin dal sabato sera. A cena sfoggia una camicia da tre euro, con una classe e una signorilità ineguagliabili; oltre all'immancabile borsetta "riciclo" che ormai lo distingue e che tanta tendenza ha fatto: good job @one!
La pixxi cross del sabato sera è targata Yoda, il ragazzone mostra sin dalle prime run una confidenza con la green pixxi invidiale..benissimo il Circo di Lolli-Orfei..immenso il nostro Lattaio con l'inconfondibile stile westcoast: good job Milk. 
Male, malissimo il Presidente Barella che per l'occasione sfoggiava una cresta alla Sam Hill. Il giovane del Peep non è nemmeno riuscito a passare il primo turno di qualifiche, ma resta sempre il più osannato dalle folle, insomma un Shan Palmer dei poveri.
Il ritmo alcolico imposto da Martino (sin dal tardo pomeriggio) è impressionante; gli tiene il passo soltanto Cane Morto; il vate Billo sfoggia alcuni passi di danza all'altezza del noto passo della Formica del Press. Il Pera, dopo esser riuscito a mettere a letto la family e ad avere scroccato un sigarettino (dal sapore strano a detta di lui) ad un motociclista francese si lancia alla rincorsa di Martino e Cane, a base di bombardini e menta glaciale, ma quest'ultimi vedono già il traguardo...è l'1.30, l'ora di ritirarsi ..domani è giorno race.
Il giorno della gara, vede il volto di @one impossessato dall'occhio della tigre; è super concentrato, è la sua gara, non può sbagliare. Una magistrale partenza lo proietta davanti a tutti i membri Hutr. Il suo passo sulla salita dei morti è buono, meglio ancora nelle due differenti discese; è Lui il primo Hutr a tagliare il traguardo, male tutti gli altri ...solo lo Zio si salva, con un arrivo stile pedonale, ma di classe, "causa le ruote 29er si storgono": good job Farnafa.
Good job anche per Nick the Cug impegnato nella prova super enduro di Punta Ala: 26° assoluto..sti c - - -i; ma le belle notizie sono sempre accompagnate da quelle spiacevoli: il 4° posto di Ambro e il 6° di Carlo, fanno schizzare alle stelle le quote dei loro cartellini. Il Press è stato chiaro sin dall'inizio dichiarando che quest'anno non c'e trippa per gatti, ha anche aggiunto che l'ottimo risultato di Ambro è un risultato che non convince in quanto mai protagonista della serata..
Ma c'e un'ultima bella notizia nel fine settimana di Saint Nicolas (complice la dea bendata): i prossimi SSIT12 saranno targati HUTR...good job hutr
PS: quando hutr organizza è top class....

FOTO

martedì 13 settembre 2011

West Coast Inferno KYC edition 2011


E anche queste edizione della WCI è andata in archivio, me le IMMAGINI e le PAROLE di questa bellissima giornata resteranno a lungo impressi nella mente di chi c'era.

A presto per altre foto, video, commenti e pettegolezzi...

venerdì 26 agosto 2011

Scendi e sali

Location: zone Appennino modenese est - da Zocca verso Modena e Bologna -
Orario di partenza : in tutte le uscite fatte mi sono svegliato intorno alle 6.30 circa per evitare il caldo del rientro.
Quota di partenza: mt.760 circa slm.
Quota di arrivo: mt.250 circa slm. 
Sentiero più bello: sicuramente i "Ponticelli" che si trova sotto i Sassi di Roccamalatina e che, come dice il nome, è formato da tanti piccoli ponti che servono per guadare il fossato che passa in mezzo ad una gola.
Difficoltà trovate: sopra tutte i tafani che mi hanno trasformato le braccia come quelle di Big Jim e poi il fatto di scendere e poi salire.
Rimpianti: di non essere riuscito a scendere lungo un calanco.
Gioie: sono riuscito a tenere il passo del local che con la sua Cannondale taglia S mi ha fatto salire dei tratti veramente duri.
Idee: quando ritorno a Zocca voglio trovare un bel calanco da scendere.










Saluti da @one


lunedì 1 agosto 2011

Come preparare un brasato

Buongiorno a tutti e ben ritrovati alla nostra rubrica "HUTR si cucina".
Quest'oggi vi spieghiamo come preparare un brasato a regola d'arte.

Prendete un membro HUTR; caricatelo in macchina e fategli fare 4 ore di autostrada; arrivati a destinazione portatolo davanti ad una grigliata ed offritegli da bere; fatelo riposare per qualche ora, quindi montatelo in bici per 7/8 ore facendolo salire fino a quota 2.200 e lasciandolo poi divertire in discesa; non vi dimenticate di fargli trovare un terreno a lui congeniale e dopo altre salite, discese, ma soprattutto salite, lavatelo ed annacquatelo con un pò di birra. A questo punto non resta che rimetterlo in macchina per 4 ore abbondanti.

Si consiglia di accompagnare il tutto con red bull, cocacola e caffè.

Foto: https://picasaweb.google.com/hutr2009/YodaInvitational#

mercoledì 20 luglio 2011

West Coast Inferno 2011: work in progress

Mancano meno di due mesi alla terza edizione dell'evento clou della stagione 2011 per il nostro team.
La WCI si avvicina e all'improvviso i pezzi del puzzle che sembravano sparpagliati sul tavolo si vanno componendo: la traccia è chiara nella mente di chi l'ha ideata, il cammino per arrivare pronti e gasati al 25 settembre è sempre più nitido.
Con sabato scorso sono iniziati i lavori di pulizia del sentiero di Buchignano, sentiero che rappresenterà la punta di diamante della prima Inferno camaiorese.
Ale, Abramo, Nick e Fabrizio hanno già fatto un grande lavoro, ma è solo l'inizio...

Le grandi opere continueranno questo sabato, 24 luglio.
Serve essere in tanti: il sentiero è lungo e richiede tanto lavoro, il tempo lo abbiamo ma prima finiamo meglio è, ci vuole l'aiuto e la partecipazione di tutti, ognuno di noi è importante e anche una singola persona in più può fare la differenza.
La sezione SUD del team si riunirà in questi giorni per stabilire un piano d'attacco, sono certo che il nostro stratega, l'Infinito Abramo, studierà una tabella di marcia perfetta per riuscire in questa impresa!
Prestissimo verrà comunicato l'orario ed il luogo di ritrovo, tenetevi pronti, ci vediamo sabato!

lunedì 11 luglio 2011

Sfida senza cambio.

Le squadre HUTR che sfidano l'oriundo Yoda, si chiamano:
-Infinitamente HUTR- Capitano Barella, Martino e Yoghi;
-Dandy HUTR- Capitano Milk, Cattivik, Petit Napoleon;
-All Stars HUTR- Capitano Abramo, Big Jim, @one

Vengono accesi i fuochi d'artificio ed i partecipanti allineati lungo la partenza danno il via effettivo a questa 12h della Lunigiana in pieno stile Le Mans (corsa a piedi fino al raggiungimento del proprio mezzo). 
Il giro del campo sportivo di Filattiera permette di capire a quale categoria fai parte: solitario, solitario allenato, team da 2,  3, 4 o 6 persone allenati o no).
Tutti i team HUTR sono sereni com'è del resto il nostro stile, ma la competizione c'è e si sente. Ognuno ha una strategia diversa per affrontare questo bel tracciato, che risulta duro considerando in un paio di tratti soprattutto per noi che giriamo in single speed.
Barella, Milk e Martino lottano per il giro veloce ed alla fine scopriremo che è stato lo straniero (Martino) a farlo (20min e12 sec contro 20.16 di Milk e ben due 20.41 di Barella). P.S.: tali tempi costeranno in termini di "brasatura".
La gara procede, le ore passano e nella discesa più tecnica del percorso Petit Napoleon e Yoghi cadono, ma solo quest'ultimo riporterà conseguenze maggiori che lo costringeranno a stare fermo qualche giro, ma riuscirà comunque a tirare fuori i denti ed aiutare i suoi compagni nel momento del bisogno.
Tra le fila del team Dandy Cattivik regge bene l'astinenza da bici durata quasi un mese e mezzo e dopo aver saltato un terzo giro, aziona l'animo agonistico e supporta egragiamente il suo team; mentre Petit Napoleon, rientrato nell'agonismo, si ricorda bene cosa vuol dire gareggiare in una tappa Endurance e fa dei buoni tempi mantenendosi costante.
Nelle fila All Stars nessun elemento demorde e c'è la costante ricerca nel recupero dei giri persi. Abramo e Big Jim, quest'ultimo per la prima volta in una notturna oltre che in una gara Endurance, prendono sempre più confidenza con il monomarcia e danno i loro meglio; mentre @one gira in tempi costanti per tutta la durata delle 12h..
Arriva l'alba e con essa la stanchezza, ma mancano ancora 6h e mentre l'oriundo cambia il suo rapporto (da 33-19 a 33-21) per recuperare il solitario in testa alla classifica (che gira con il cambio), i team HUTR impegnati in questa sfida capiscono (già lo sapevano ancora prima di iniziare) che c'è poco da fare contro di lui e quindi non resta che fare bella figura e continuare la lotta interna.
Il freddo/umido della notte, la stanchezza causata dall'assenza di riposo/sonno non condiziona @one che ha una sfida sempre accesa con Milk e Barella e dopo aver recuperato e sorpassato Cattivik alla fine del primo giro, tiene dietro Milk nel secondo e recupera Barella; riesce persino a stare dietro a Martino fino a più di metà del terzo, ma poi è costretto ad abbandonare causa migliore condizione atletica di quest'ultimo. 
I giochi sono fatti ed allo scoccare delle 12h siamo tutti a festeggiare con una birra la grande prestazione di Yoda che ha finito al secondo posto con 34 giri effettuati contro: 32 del team Infinitamente HUTR con miglior tempo complessivo, 32 Dandy HUTR e 30 All Stars HUTR.
Cotti come befanini smontiamo tende, gazebi, sedie, tavoli, ecc., carichiamo tutto in macchina, doccia e ci dirigiamo al ristoro dove ad attenderci c'è la lista dei tempi e la premiazione e siamo tutti contenti quando viene chiamato il valdostano sul podio ed ancor di più quando a salire sono i tre team HUTR in quanto unici a girare in single speed.

P.S.: vedere Yoda che sale sul pezzo più duro del tracciato, inasprito dal terreno fangoso causa le pioggie dei giorni precedenti con il 33-19 non è prezzo, per il resto.................grazie mamma per avermi fatto HUTR.  
 
Qui potete vedere tutte le foto scattate dal nostro reporter HUTR ufficiale ed autorizzato ;-) :
https://picasaweb.google.com/hutr2009/12hDellaLunigianaFotoDiSerenaS?authkey=Gv1sRgCOno-NP__cGqAQ

venerdì 1 luglio 2011

Ai box...

Ore 13:00 di Domenica 19 Giugno, la mia spalla destra decide di svitarsi sui Palazzetti.
Segue una serie illimitata di madonne, santi e padri nostri: nel momento di massima forma sono costretto a fermarmi ai box.
Nel frattempo riesco a partire per Barcellona dove deduco una serie di cose:
  • I cuba libre spagnoli ti danno lo stiaffetto iniziale ma son più leggeri dei nostri.
  • La mattina non ti svegli con il picchio/martello pneumatico in testa.
  • In Italia siamo nel 3° mondo.
  • Chi ha il pane non ha i denti e viceversa.
  • La maggior parte delle donne italiane non ha capito un cazzo.
L'elenco potrebbe continuare ma mi fermo qui, non voglio annoiarvi.
Concludo dicendo che, forse, non tutto il male viene per nuocere! Sono sereno come un bimbo!

Infine approfitto del momento per fare un grosso in bocca al lupo a tutti gli amici impegnati nella 12H della Lunigiana e nella Superenduro di Limone Piemonte.

Colonna sonora: http://www.youtube.com/watch?v=k-ImCpNqbJw&feature=player_embedded#at=109

giovedì 23 giugno 2011

Il momento si avvicina.

Mancano 10gg. alla sfida contro lo Yodone che si terrà qui: 12oredellalunigiana.
Il Presidente Barella ha provveduto ad iscrivere i tre team da tre che cercheranno in tutti i modi di sconfiggere l'extraterrestre, anche se ci sono già delle indiscrezioni del tipo:
- chi se ne frega dello Yodone e cerchiamo di vincere sugli altri team HUTR;
- che nome avrà il team con il quale correro?;
- tutti puntano al giro veloce.

Detto questo vi presento le formazioni:
Barella (capitano)- Martino - Yoghi;
Abramo (capitano)- @one - Big Jim;
Milk (capitano)- Cattivik - Petit Napoleon.

Sulla carta le squadre sembrano apparentemente equilibrate, anche se non si conosce lo stato di preparazione  di alcuni personaggi (Cattivik, Petit Napoleon, Martino e Yoghi), ma son sicuro che sarà una bella 12h.

P.S.: mi spiace per l'assenza dell'Elettrico, assente per motivi ancora a lui, ed al suo medico, ignoti (non è niente di grave comunque o almeno credo).

Stay tuned.





domenica 19 giugno 2011

L'uomo da battere

C'e un nuovo uomo da battere sul Barattini: è Mr.Nick, al secolo Nicola Merciadri, il local sulla Santa, che si scatena al grido di World Cup.
Persone vicine al Presidente, sostengono che la cosa proprio non vada giu al Barella: il Barattini è da sempre il trail preferito e di allenamento di quest'ultimo.
Il nostro presidente, aveva già intuito il potenziale dell'uomo World Cup sul Barattini, in occasione del "Al Barattini piace il bis", ma non aveva dato più di tanto peso alla cosa.
Forse questo il motivo della presunta vendita del cartellino di Nick?
No, il presidente ha ribadito nei bar del Peep, che Nick è un membro Hutr, Hutr al 110%, uomo simbolo e incedibile ed è lui che vuole davanti d'ora in poi sul Barattini.
Lo stesso presidente ha dichiarato di essere in contatto con due note aziende del settore, e di voler sostenere e investire maggiormente nella frangia superenduristica della squadra (che tante soddisfazioni ci ha dato).
Quindi un ritorno del Pres al SuperEnduro?
Forse, prima meglio un ritorno dall'oculista.

martedì 7 giugno 2011

back in the days...

...when i was young.

Quest'anno cade il ventennale del mio matrimonio con la mountainbike.
Un'amore sbocciato sui banchi di scuola delle medie sfogliando un giornale di moto. Sì proprio un giornale di moto, le cui ultime pagine erano dedicate al "rampichino".
Quelle pagine sarebbero poi diventate Tutto Mountain Bike, un giornale che in quegli anni faceva davvero tendenza, un giornale che a leggerlo ti faceva venire voglia di fare un giro in bici.
Un giro in bici.
Oggi a distanza di 20anni siamo sommersi di riviste più o meno cartacee e da mille definizione per ogni singolo presunto stile di "riding".
Ma in fondo, anche oggi, qualsiasi cosa stia pedalando, quello che mi importa è "fare un giro in bici".

Nel weekend appena passato ho vissuto quelle sensazioni che provavo i primi anni in cui solcavo i sentieri del Pasquilio prima e della Brugiana poi.
E' vero che alcuni sentieri li conosco a menadito (alcuni di questi li ho fatti io...), altri non li conoscevo fino a pochi giorni fa, ma in ogni caso ho riassaporato quel piacere della scoperta che ultimamente era un pò celato dal "rumore" del gruppo.
In questi giorni, ho fatto due giri con pochi intimi, con pochi amici.

Il rumore di troppe bici ha lasciato il posto al groove dei sentieri che ha fatto da tappeto a tanti bei pensieri, ricordi, immagini...

Ritrovare alcuni dei compagni di gite di 10 anni fa mi ha fatto sentire bene, leggero...contento.

Ci siamo chiesti, storditi dalla lista di categorie che incorniciano la mountain bike: ma noi cosa facciamo, che bici sono le nostre...

La risposta è la stessa di 20anni fa: usciamo a fare un giro in bici.

lunedì 6 giugno 2011

Per pochi intimi...

Quando proposi un HUTR TRIP sapevo che in pochi avrebbero partecipato. Come dare torto, il Cimone e le sue valli sono "lontane da tutto", è incredibile come da qualsiasi parte di italia si arrivi il Cimone sia ancora a 2 ore di auto. Sempre e comunque!
Tuttavia speravo che lo spirito dell'Appennino Libero contagiasse anche i miei compagni di avventura ma purtroppo non è stato così.
Poco male, come si usa dire gli assenti hanno sempre torto!

La sveglia suona prestissimo e nonostante un alcuni scontati contrattempi arrivo puntualissimo all'appuntamento col Pazzo di Lucca.
Come molti di voi sapranno quest'anno festeggio i 20 anni di mountain bike, e guardandomi indietro mi accorgo come molti dei momenti più belli della mia "vita" di biker siano accompagnati dalla presenza del Pazzo. Quanti raduni, quante trasferte in tutta italia e non solo, quante semplici uscite o anche solo una serata per una birra ci hanno visto assieme.
Per me è sempre un piacere girare ed ingarellarmi con Tiziano sui sentieri.
E poi so che se mi propone un giro, non resterò deluso!
E non solo perchè abbiamo gli stessi gusti in fatto di discese e sentieri, ma perchè inevitabilmente i suoi giri hanno un valore estetico sopra la media.
Ed anche stavolta è stato così.

C'è poco da fare, l'appennino tosco-emiliano, da qualsiasi parte tu lo prenda regala panorami e sentieri da 10 e lode.

Il terzo TRIP del 2011 ricalca uno degli itinerari classici dei dintorni di Fanano: Fanano, Fellicarolo, Colombino, Mirandola, Capanna Tassone, Passo della Riva, Lago di Pratignana, Fanano.
E se questo giro è un classico ci sarà un perchè valido, non trovate?
Dopo una prima parte su asfalto fino ai Taburri incontriamo lo sterrato, prima su strada larga poi lentamente più saliamo più la traccia si stringe fino a trasformarsi in uno stretto e bellissimo singletrack che ci porta al Passo del Colombino.
Intorno a noi valli e vette di alternato ed un cielo terso e luminoso ci riempie gli occhi e l'anima.
E' tempo di scendere: è la mia prima volta sulla discesa della mirandola.
Nonostante il letto di foglie che cela il fondo, scendiamo a velocità warp: stare attaccato al Pazzo e Tarantola è un'impresa, in più ci si mette un bastone che si infila nel cambio a farmi fermare.
Riparto senza danni e riprendo a surfare sulle foglie percorrendo le infinite curve del sentiero cercando il flow "più flow". Che goduria!!

Ma come sempre, per quanto il piacere dilati il tempo, tutto dura troppo poco.

E' tempo di tornare a salire, conquistare un'altro passo, guadagnare altri metri per un nuovo tuffo nel nostro nirvana.
La salita, inizialmente molto dura, si addolcisce fino alla Capanna Tassoni.
Qua ci rifocilliamo: panini, patatine..caffè dolce ma anche una sempre ottima Franziskaner!
Scusate se è poco.

E' tempo di hit the road again, e torniamo immediatamente a salire, immersi nella vegetazione del bosco, percorrendo una larga pista ricoperta di foglie.
I frequenti cambi di pendenza non sono certo il massimo per risparmiare forze, ma i tratti duri sono in ogni caso pochi: un tratto molto duro in singletrack preannuncia che siamo in prossimità del passo della Riva da dove ci dirigiamo verso il Lago di Pratignano.
Il paesaggio è bellissimo, il posto incantato.
Mi perdo nei pensieri, gli occhi rapiti dal panorama, la pelle scaldata dal sole...
Ultima fatica, ultime rampe prima di gettarci in discesa, nella lunga discesa, sul sentiero del "Cappel Buso" che ci riporterà giu a Fanano.
Una discesa (in realtà sono due sentieri consecutivi) davvero bella, ricca di sezioni diverse: tratti guidati, più o meno ripidi, curva in appoggio, saltini, lunghi punti veloci in mezzacosta seguiti da tratti dove cercare fluidità e pulizia di guida e per finire un tratto più tecnico, da fondo sassoso, dove guidare più sporchi e cattivi.
Un sentiero davvero completo, che gasa ed esalta pur obbligandoti a ricorrere a tutte le energie rimaste in corpo: ma arrivare in fondo, praticamente in trenino, ti fa godere da matti!!

E mentre in piazza a fanano la luce inzia ad attenuarsi ci gustiamo il nostro gelato a volte tornare bambini è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Sarà dura.

Non sò se tutti hanno presente cosa ha fatto l'oriundo Yoda nella prima tappa dell'Endurance Tour in quel di Siena e più precisamente a Monticiano alla 6h del Bacoco's, allora ve lo dico io: 13° assoluto e 3° della sua categoria (S1) con 122km percorsi.
Il ragazzo sembra molto soddisfatto dell'andamento di questa gara e forse l'ha presa come una rivincita rispetto al risultato della 24h di Finale Ligure che lo ha visto ai box prima del previsto a causa di un fitto dolore alla schiena.
Sta di fatto che per le squadre HUTR che lo sfideranno alla 12h della Lunigiana sarà molto dura, e sin da adesso dovremmo metterci sotto con gli allenamenti.
E direi che in settimana bisognerebbe trovarci in qualche bella birreria per iniziara il primo stage.

Se volete leggere come l'oriundo ha commentato questa gara andate a leggere in fondo a questa pagina con tanto di foto annessa, dove si notano i segni del nostro team.

Buona settimana a tutti.

domenica 5 giugno 2011

Ancora gggggiovane.

Anzi giovane a bbbbbomba.
Reduce da una settimana di lavoro di notte, ho ancora energie per concludere la settimana col botto.
Mi reco in darsena, ballo di brutto, dando lezioni di stile a questi sbarbati ventenni introducendo il passo della formica.
Rientro in casa che sono le 04.30 passate. Mi addormento per le 05.00. Sveglia alle 08.00 ed in programma, dato che so già che i mie compagni di avventura mi paccherranno, c'e un Barattini più Palazzetti. Guido tranquillo, pulito, cercando stile e flow, ma non è la giornata giusta.
Arrivo per le 12.30 e ad aspettarmi c'è una becks da 66cl messa in frigo da Fabrizio.
Grande babbo..
Colonna sonora (con dedica particolare al geometra Pèra) Donatella della Rettore:

lunedì 30 maggio 2011

Papesatanmalebbe

I tre adepti si incontrano alle 20.00 nel parcheggio davanti al cimitero del Mirteto (MS) per arrivare in orario all'appuntamento con il BUIO. Sopra le loro indiavolate bici salgono a mò di telestrasporto la strada che porta nei boschi della Brugiana.
Tutti e tre sembrano avere una gran furia e solo quando giungono all'immondo pre-Chatel capiscono che questa notte porterà strani consigli.
Inizia la discesa ed io rimango subito indietro a causa di una luce mal posizionata ed in un attimo sento un senso di smarrimento, unito ad un tremito di freddo che mi percorre tutto il corpo. I miei compagni sono spariti e penso che potrei non rivederli più visto che questo bosco mi sta inghiottendo, ma per fortuna ecco da lontano delle luci e delle voci familiari che sostengono il mio spirito.
Proseguiamo tutti assieme lo Chatel, ma perdo il passo perchè i due sembrano aver bevuto la pozione dell'illuminazione, mentre io mi sento sempre più inghiottito dal BUIO soprattutto durante le curve. Finalmente scorgo il faro del Barella e, dopo essermi avvicinato, chiedo come mai di questa sosta, ma lui risponde semplicemente che deve aggiustare il tiro.
Non appena si riparte quanche cosa accade al mio amico; la luce sprofonda in un baratro e non appena mi avvicino per controllare che sia tutto a posto, sento che qualche cosa in lui è cambiato. La luce nei suoi occhi è diversa, ma soprattutto mi/gli chiedo: "come hai fatto a finire lì dentro" e lui mi risponde: "mi sentivo uomo red-bull. Tra l'altro mi sono chiesto, come ha fatto Milk a passare di qui? Se ci è passato lui posso passarci anche io". 
Capisco che l'influsso mefilico del BUIO sta prendendo piede dentro di noi, ma continuiamo fino alla strada. 
Sarei quasi intenzionato a scendere verso valle, ma Milk dice di seguirlo e così, come due agnelli sacrificali, gli andiamo dietro fino all'ingresso del Cenerentola.
Il famelico Lattaio suggerisce al Barella di andare avanti visto che ha il fascio di luce più potente e così fu.
Scendiamo qualche metro e siamo di nuovo tutti inebriati. Non interessa cosa c'è sotto di noi perchè l'infuso è ormai in circolo ed infatti, dopo una delle tante curve a gomito, il capo fila si ferma colto da un'allucinazione ai limiti del satanismo. Quelli dietro di lui si bloccano non capendo bene cosa sta succedendo, ma per fortuna un filo di voce esce dalla bocca del carrarino-
"Scusate ragazzi, ma mi sono spaventato". 
"Cos'hai visto un'animale?" gli chiedo io.
"No. Ci sono delle luci laggiù"
Impietriti, io e Milk alziamo gli occhi ed ecco comparire lo scenario. Un susseguirsi di fuochi, forse fatui, aleggiano nella montagna di fronte a noi e questa paura ci porta a non pensare più a niente (ancora meno di quello che abbiamo fatto fino ad ora), solo torminare il sentiero per ritrovare l'asfalto e la tranquillità.
Manca soltanto un pezzo di sentiero per ritrovare la civiltà ed il Barella non vede l'ora, tant'è che si avvia in solitaria e proprio quando ci siamo.........sentiamo un voce impaurita che chiede aiuto. Qualcuno l'ha spinto giù per la scarpata, ma per fortuna ha trovato sostegno dalla natura che gli ha creato un cuscino naturale.
"Levatemi la bici da sopra!" chiede disperato.
Il soccorso è repentino ma dopo il recupero del mezzo cerchiamo di tirarlo in salvo, ma...
"Scivolo. Vado giù"...........................Per fortuna il anche questo recupero va a buon fine e ritornati nei pressi del cimitero ci infiliamo in un taverna a bere e mangiare qualche cosa in modo da risollevare lo spirito.
Il mal capitato ragazzo ci spiaga di essersela vista brutta e per capire com'era rigirato aveva usato la tecnica che praticano gli uomini sepolti dalle slavine. La saliva però gli era andata verso gli occhi e per questo non era contento della sua posizione.
Ci salutiamo al fine di dimenticare questa notturna in quella che è stata rinominata "Brugiana Satanica", ma credetemi, non è così facile.