mercoledì 23 settembre 2009

24h di Roma.



Il nostro Milk si sta allenando per affrontare questa ennesima gara del calendario 2009.
Da voci di corridoio il viaggio sarà affrontato in compagnia di Yoda e compagna, grazie al mezzo del valdostano.
Neanche a dirsi che i due bikers gareggieranno per la 6h Single Speed.

Tutto il team è con voi.

martedì 15 settembre 2009

Lo squadrone Hutr/Biker Inside....

in quel di Finale Ligure per il Campionato Italiano Single Speed (gara che si disputerà il 20c.m.).

Ecco di seguito riportati i numeri/nomi dei partecipanti:
22) Simone "Milkman" Dal Sarto - Hutr/Biker Inside
52) Damiano "Barella" Bigini - Hutr/Biker Inside
60) Stefano "Farnafa" Calamandrei -Hutr/Biker Inside/Kazhakistan
74) Simone "@one" Pera- Hutr/Biker Inside
79) Marco "Popo" Batini - Hutr/Biker Inside
80) Massimo "Billo" Billi - Hutr/Biker Inside
81) Igor "Petit Napoleon" Filippi - Hutr/Biker Inside

giovedì 10 settembre 2009

Chi è arrivato in fondo alla West Coast Inferno.



Grazie di nuovo al Nencio anche per questo lavoro. Sopra trovate tutte le tabelle di chi ha completato il giro, ma un plauso lo farei anche a chi è partito con noi, ma per buoni motivi non è riuscito a portarlo a termine. Plauso che faccio anche a Clessidra che comunque ha resistito fino a che le forze non lo hanno abbandonato (a San Carlo per la precisione), dicendoci: "io vi vò nel culo".

W.C.I. - le foto -



Foto di Alfà, Giannicola, Nencio, Pazzo di Lucca e Sembola. Credo di non essermi scordato nessuno e mi scuso in caso contrario.
Grazie a tutti per le foto che avete mandato e non si sa mai che integro il video prossimamente.
P.S.: Non ho messo la musica perchè è bene godersi le immagini in silenzio.

martedì 8 settembre 2009

19t


Questo è il rapporto che quasi certamente utilizzerò in quel di Finale per i SSIT 2009; anche se il Capitano vorrebbe convincermi a buttare sù il 18t per sfruttare al meglio le mie doti di passistone.
Quasi sicuramente sarà il mio ultimo italiano a cavallo di una 26er; molte factory mi vogliono, ma tutto dipende dai miei gusti personali: Allumino, Carbonio, Acciaio, Alluminio-Carbonio (ma questa è un'altra storia). Non c'e che dire, quest'anno siamo uno squadrone.
PS: Consiglio vivamente di abbinarlo a Ray e ad una sana bottiglia di Southern...

lunedì 7 settembre 2009

West Coast Inferno 2009 - andata e ritorno dal.......

inferno o paradiso?
Non so come rispondere a questa domanda che mi sono fatto all'uopo, posso però dire che la soddisfazione di aver terminato un giro così infernale mi ha fatto sentire al settimo cielo :-).

Raccontare un viaggio in sella alla mia amata heckler che è durato la bellezza di 10 ore (comprese anche le soste ristoro e non solo) per un totale di 55km percorsi (tra salite e discese) e 1860mt. di dislivello non è poi così facile, ma proverò ugualmente a ricordarmi ogni minimo particolare ed a trasmettervi le sensazioni che ho provato nel completare questo epic ride della West Coast.

Quando hai messo tutto te stesso per realizzare qualche cosa che rimanga nella mente di chi vi ha preso parte (mi riferisco soprattutto a Milk, non dimenticandomi però i suoi aiutanti nella pulizia dei sentieri dai nomi Barella ed Elettrico), speri sempre che tutto funzioni alla perfezione e ti scoccia quando qualcuno ti chiede "ma chi aspettiamo?" Per fortuna questa domanda perde peso se hai di fronte a te 30 bikers/amici che portano dentro di se tutta la SERENITA' che il team HUTR ha trasmesso in questa stagione 2009 :-).
Al cancelletto di partenza il gruppone prende forma ed anche nelle salite più dure si trova sempre la voglia di scazzare e di conoscersi meglio e questa cosa rende la mtb, così come la prendiamo noi, uno sport increbile in quanto, pur essendo un'attività individuale (sostanzialmente ci sei te con le tue forze a spingere in salite e discesa il mezzo), lo stato di aggregazione che raggiungi supera ogni concetto di squadra.
Terminata la prima rampa di strada che ci porta sulle colline del Candia ci fermiamo ad ammirare la costa ed il mare. Molti stranieri che hanno preso pate a questa 1^ edizione della W.C.I. ci fanno notare che fortuna abbiamo noi locals nel poter girare in un posto del genere, ma vi posso assicurare che lo sappiamo bene ed è nostra intenzione far conoscere il nostro territorio a più gente possibile.
I km aumentano così come i metri di dislivello, ma siamo arrivati alla prima discesa della giornata denominata "lo Sperma" e qui gli animi cominciano a riscaldarsi. Questo tracciato storico, dalle mille sfacciettature, diventa subito campo di battaglia e non mancano i caduti (tra cui anche il sottoscritto). In questa circostanza gioisco nell'avere davanti a me il Pazzo di Lucca per tante buone ragioni e la prima di queste va ricercata nel periodo in cui il f.f.f. mi ruggeva dentro; con lui ho conosciuto molti sentieri, molte persone e soprattutto il concetto di jet lag :-).
Il Milk percorso non prevede, a dispetto delle solite discese dal monte Brugiana, la parte finale del sentiero sopradetto, bensì una risalita in mezzo al bosco con attraversamento di un canale, con tanto di acqua, ed un tratto di bici in spalla, ma così facendo abbiamo abbattuto un bel pò di dislivello ed il completamento del giro, al solo pensarci mi sembra cosa più fattibile.
La seconda discesa della giornata viene effettuata nei boschi della Brugiana, che sono stati, fino all'anno passato, sede dei Campionati Italiani di Single Speed, nonchè di un Europeo. Il fondo si presenta composto da terra compatta, radici, pochi sassi, curve naturali e non, ma sopratutto una traccia pulita grazie al lavoro della crew; conclude il tutto sosta da Paolo al centro Trekking dove ad attenderci c'è un buffet dove non manca assolutamente niente. L'aperitivo, che doveva essere poco alcolico, crea in me ed al Barella un euforia particolare, ma forse siamo sempre così? :-).
Mangiamo, beviamo e riprendiamo un pò di energie visto che adesso c'è la discesa fino a Canevara che nella prima parte è una goduria in quanto il sentiero è pieno di curve a gomito e tratti rettilinei dove rilanciare (anche qui bel lavoro degli shaper), ma poi si trasforma in una sassaiola infida nella quale devi valutare bene dove metti la ruota e le scalinate finali che immettono all'interno del paese devastano sia gambe che braccia.
Riprendiamo fiato e salutiamo chi ha incombenze di lavoro o deve affrontare un lungo viaggio per il rientro a casa, dopodichè inizia l'inferno. La salita su asfalto che porta nei pressi di Altagnana mette a dura prova i mezzi motorizzati, figuratevi voi che se la fa a pedali e magari con biciclette non proprio leggere. Qui ritratto tutto nei confronti di questo itinerario e il miraggio dell'epico non è più tale, ma concreto. A ripagarne in primis il mitico Clessidra, che da giovane rampollo della mtb non riesce a seguire il nostro passo al punto che molla gli ormeggi all'altezza di San Carlo (lo riprenderemo poi).
Le gambe reggono e si sale, ma lungo la sterrata che porta sul monte Belvedere accuso troppo il colpo e spingo il mio mezzo. Nel frattempo la luce si è fatta sempre più arancione ed alla domanda "che ore sono?" capisco anche il perchè. Alle 19.00 di sera dobbiamo ancora scendere fino a Massa, ma da qui in poi c'è solo goduria.
La West Coast Inferno si trasforma in un progetto idilliaco e non mi leverò mai dalla mente quei momenti dentro il bosco di castagni entro il quale la mandria di bikers affronta i sentieri storici del Pasquilio. La polvere che si alza al passaggio di quelli che mi stanno davanti mi porta al non pensare cosa c'è sotto le mie ruote e porgo tutta la mia fiducia sulle traiettorie altrui.
Nel tratto finale dei "Giochini" mi metto alle costole del Barella ed inizio a fare slalom tra gli alberi pensando a come sarebbe bello continuare queste linee all'infinito, ma poi inizia il "Budello" che perfettamente ripulito mi fa capire perchè queste infinite curve di ogni genere hanno portato a questa denominazione.
Giungiamo su asfalto, ma la discesa non è anocra finita; adesso c'è il "Fiumetto" e mi sento di dover spingere e dare tutte le energie che ho in corpo: 1) perchè dietro di me c'è il cugino de "Il Bestia" che mi calza; 2) anche questo è un sentiero dove c'è parte del mio sudore.
Arriviamo a Pariana e recuperiamo Clessidra; la sosta non è lunghissima vista l'ora ed il sentiero finale è la giusta conclusione ad un lavoro di pulizia che da tanti anni non si rivedeva al Pasquilio e che tra l'altro completa un dedalo di sterrati che danno e daranno un senso alle nostre discese lungo questo monte.
Nonostante i km ed il dislivello riportati all'inizio di questo articolo tutti sono con il sorriso stampato e qualcuno continua a saltellare come un grillo qua e là lungo la strada che ci riporta allo stadio di Massa.
Concludo con un'ulteriore elogio all'ideatore di questo giro al massacro in quanto ad attenderci alle macchine troviamo un bel tavolino pieno di cartoni di pizza, torte, cocacola, ma soprattutto birra :-).
Nessuno è scontento e nessuno pensa a cosa gli succederà al rientro a casa, o forse ad uno si.......il sottoscritto, ma questa è un'altra storia.

P.S.: non so se sono riuscito nell'intento, ma appena ci saranno tutte le foto di chi ha preso parte a questo evento forse potrete capire meglio cosa è stata la WEST COAST INFERNO - edizione 2009.

Uno del team HUTR.

mercoledì 2 settembre 2009

"Il Bestia"


"Il Bestia" a Pescasseroli (AQ).
(foto presa da "La Bicicletteria"/Giulio Valfrè)

Siamo lieti di annunciarvi che uno dei nostri atleti migliore, se non il migliore per costanza e grinta, si è classificato 34° assoluto nella Superenduro Pro di Massa Marittima (3^prova) e 11° nella sua categoria (SE4).
Tutto il team Bikerinside/HUTR volge i più sentiti complimenti a questo atleta al quale è stato giustamente affibiato il soprannome de "Il Bestia".
Ricordo ancora i primi tempi quando la sua passione era agli albori e forse riuscivo a dire la mia; adesso la storia è cambiata, il ragazzo si allena affinando tecnica di giuda a forma fisica, elementi essenziali soprattutto per una disciplina così selettiva come il superenduro, dove bisogna essere sempre lucidi nel momento che conta e cioè in discesa (adesso chi lo vede più).
Sono sicuro che Simone T. potrà dire la sua anche all'ultima tappa a Finale Ligure ed il prossimo anno avrà un bagaglio tecnico ancora maggiore, tale da farlo essere ancora lì a gareggiare per le posizioni che contano.
Mi dimenticavo di dire che buon sangue non mente, infatti anche il cugino si è piazzato 4° nella categoria SE2, per cui complimenti anche a Nicola.

P.S.:spero tanto che per la prossima stagione rimanga a far parte della scuderia, visto che dal prossimo anno saremo una Associazione Sportiva a tutti gli effetti.