lunedì 22 marzo 2010

Capretto twist and shout

Sarò sincero, le attività di pulizia dei sentieri non sono mai state proprio in cima alla mia "to do list", per tutta una serie di motivi...il motivo principale, che è anche in parte una scusa, è quello che frena tutti: il tempo per andare in bici è già talmente poco che l'idea di rinunciare ad un'uscita per andare con zappa e rastrello a fare pulizia di primo acchito mette quasi ansia, soprattutto nei mesi invernali, quando si va in bici soltanto il sabato (quando si e quando no) e la domenica.
Il secondo motivo è il fatto che queste cose sembrano noiose quando uno non le fa mai...e me ne sono reso conto sabato scorso.

Si parte tardi con Milk (con calma...), sono in programma la pulizia a la sistemazione di alcuni tratti dell'ormai leggendario Fiumetto ("quando qualcosa non va...pensa al fiumetto !!!") e l'apertura di un tratto nuovo di sentiero. Ci troviamo all'imbocco del sentiero a mezzogiorno; attrezzi, motosega, e si parte.
La prima "opera" è sul primo attraversamento del fiumetto (o il secondo ??? BOH), dove l'acqua passa a destra e a sinistra di un albero, vogliamo cercare di deviarla il più possibile in modo che vada giù dritta...un po' di sassi, un po' di terra, e via, forse ci sarà da tornarci, ma intanto la situazione è molto migliorata.
Poi iniziano le dolenti note...la motosega non parte, e il primo albero da tagliare rimane lì...sarà la candela, sarà l'aria, sarà la levetta dell'acceleratore...sarà quel che sarà ma niente.
Passiamo allora alla sistemazione di un tratto franato, si usa un tronco come supporto e riempiamo di terra, a posto, i trialisti che ci passeranno in seguito confermano le nostre impressioni, il lavoro è proprio ben fatto :-).
Si scende quindi fin quasi in fondo, dove inizia la variante che abbiamo percorso l'ultima volta, carina, ma fa saltare quel tratto ripido a cui non vogliamo rinunciare...quindi andiamo giù e cerchiamo una possibile linea per raccordarci all'altro sentiero proprio dove vogliamo..."si può attaccare da qui ?", "e da qui ?", "passiamo alti o scendiamo ?", "andiamo a vedere dal fondo", "no dai, forse è meglio da qui".
In due, su e giù per il bosco, avanti e indietro fra gli alberi, in cerca della linea migliore, ci si scambiano opinioni e nelle nostre menti il sentiero prende forma. In certe zone la montagna sembra fatta apposta per tracciare QUELLA e SOLO QUELLA linea, perchè alberi e pendio sono messi in quel modo lì, punto, in altre invece bisogna lavorare un po' di più con la fantasia, perchè le linee che sembrano buone sono diverse, e dispiace quasi scartarne una a priori, poi trovi una roccia che potrebbe essere un ottimo saltino naturale, e vedi come potresti "portare" lì il sentiero, oppure vedi che proprio lì in quel punto potrebbe essere ganzetta una curva...ma quando alla fine ti sei fatto un'idea, nella tua mente appare una traccia nitida come quella che puoi ammirare in certe foto da rivista, riesci a vederla sul terreno ricoperto di foglie, quasi come fosse un sentiero che hai percorso ogni domenica nell'ultimo anno, e ti sembra di vedertici, quando sei tutto di traverso su quella curva a sinistra, che va giù secca prima di passare fra i due castagni. E non vedi l'ora di poterla percorrere in bici, con un pizzico di orgoglio... E ti accorgi, parlando con chi è lì con te, che è così anche per lui...e questo è realmente magico.
Quando poi tutta la traccia è ripulita dalle foglie tutto è ancora più chiaro...
Alla fine la variante è completata, nell'ultima fase delle lavorazioni la mia caviglia infortunata ormai diversi anni fa mi ricorda il patto che abbiamo fatto...in montagna si, ma solo in bici, altrimenti DOLORE !!! Quindi gli ultimi lavori se li sciroppa in buona parte Milk e io cerco di aiutare come posso...
Ritroviamo quel che resta del teschio di un povero capretto e lo piazziamo all'inizio della "variante del capretto".
Risaliamo alle macchine, abbiam fatto le 4 e mezzo passate...la fame e la stanchezza ce lo stavano già dicendo da tempo, ma noi non ce ne eravamo resi conto. Perchè ci siamo rilassati un pomeriggio stando in buona compagnia, ci siamo divertiti, siamo stati nel silenzio, dove puoi parlare senza urlare anche se sei a 20 metri di distanza. Abbiamo vissuto una parte della mtb che sembra non debba esistere, se non quando passi su un sentiero bello bello e tenuto bene...e dici a chi è con te: "cazzo, hai visto ??? L'hanno pulito !"

Ringrazio Milk per la giornata...

10 commenti:

  1. No Ale, sono io che ringrazio te, sia per la compagnia e l'aiuto, sia per le parole che hai scritto.

    Ogni tanto è bello riscoprire il contatto con la terra anche attraverso il lavoro manuale: in quei momenti cambia la prospettiva con cui guardi il mondo: sei lì la fatica quasi non si sente, il tempo cambia il modo in cui scorre, scopri nel bosco cosa assurde, ti sembra di essere fuori dal mondo eppure ad un passo da casa.

    Lavorare su un sentiero rilassa, perchè ti estranei dal resto: quel tratto di bosco diventa tutto il mondo che ti serve e davvero l'unico pensiero che si ha è rivolto al non vedere l'ora di provare quella traccia in bici: tanta curiosità insieme al timore e al rischio che quel lavoro fatto alla fine possa non essere come te lo aspetti...ma poco importa, la vita in fondo è fatta di piccole scommesse.

    ;-)

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  2. Ce ne fosse di gente come voi.

    Luca Medici

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  3. Luca tu puoi essere uno di quelli..se solo lo vuoi.
    Lorenzo Vanni

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  4. Io vado con le moto da trial, ma se mi volete dire come arrivare al sentiero che avete ripulito ci faccio un salto volentieri, visto che solitamente giro nella zona di Massarosa e mi piacerebbe tanto conoscere posti nuovi.

    Luca Medici

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  5. Ciao Luca.
    Mi spiace, ma non te lo dico dove sono.
    Ti ho già detto quale giretto fare con la moto così per cambiare zona, ma questi proprio non te li posso svelare.
    Ci vediamo a Pietrasanta.

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  6. Barella, mai commento fu più adeguato...

    Certo nessuno che abbia detto la prossima volta vengo anche io, eh... :-)

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  7. Ma noi vi mandaiamo da soli,cosi alla prossima occasione ci scatta la linga in bocca..vista l'affinita fra voi due.
    Barella

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  8. Io ho poco tempo a disposizione e quindi preferisco sfrutturlo andando in bici. Comunque grazie per quello che fate.

    Tongi

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