domenica 25 aprile 2010

in quattro basta un cubo







"... allora ci si sveglia presto e si viaggia tutta la notte."

con queste folli parole decidemmo di partire per gli UK in furgone, evitando l'aereo (e meno male visti i casini poi capitati a causa del vulcano!).
e così è stato! alle 3 del mattino milk, barella e lo zio farnafa erano da me, in valle d'aosta, a caricare i bagagli sul furgone... e via!

io guido, i toscani fanno i turni con microsonni da 7 minuti. il paesaggio scorre veloce, la notte si schiarisce, si fa giorno... arriviamo a calais, dove prendiamo il traghetto. tutto va bene, tutto fila liscio, nessun intoppo.

bruciamo litri di gasolio per giungere a destinazione, ci fermiamo agli autogrill francesi e inglesi a mangiare ogni schifezza possibile.

intanto spolpiamo il cubo di plastica con le gomme da masticare, una alla volta. sembrano cubetti di naftalina.

arriviamo al campeggio che è quasi buio. troviamo il nostro contatto, ci installiamo, prepariamo le bici, e andiamo a scroccare la cena.
dopo mangiato ci rintaniamo nel furgone a mangiare fontina e mocetta (tutta roba artigianale, da leccarsi i baffi). un goccio di genepy poi si va a dormire. non perchè siamo super seri e sportivi, ma perchè siamo sfatti dal viaggio.

il giorno della gara è un miscuglio di colori, di profumi (bacon e uova a colazione...) potrei scrivere per ore. mi viene solo in mente la capacità di non prendersi troppo sul serio dei singlespeeder inglesi, ma tutti in generale. si sta bene, non sembra di essere ad una gara.

la gara in sè è stata un massacro. ogni giro circa 12km. 3 giri previsti, ma il quarto, a sorpresa, mi ha destabilizzato obbligandomi ad arrancare per i sentieri inglesi con il timore di svenire sotto una pianta e di non venire mai più ritrovato; la sosta non prevista per dissetarmi in un ruscello la dice lunga sulla mia condizione del momento!
nonostante tutto mi piazzo tra i 20 e i 25, ma, al di là di questo, non ricordo di un solo istante in cui non ho goduto del percorso fantastico e delle capacità medie degli altri biker (di un altro pianeta rispetto a ciò che si vede in genere nelle nostre granfondo!).

per rientrare al camp, un calvario, coronato da una lunga salita su asfalto al 17%. gambe ciao!!!

dopo qualche birra partecipiamo alla gara di bike throwing (lancio della bicicletta) dopo un timido tiro mio, di barella e di milk (mentre farnafa fotografa le pecore) capiamo che le chances sono ancora una volte mie.
così dopo vari lanci mi ritrovo "in finale" con un crucco di due metri che sarà pesato, sì e no, 120kg. grazie ad un rimbalzo fortunato supero la distanza e mi aggiudico la gara.
al grido di HUTR HUTRportiamo a casa il trofeo!

la domenica si riparte di buon'ora con già l'idea di spezzare il viaggio in due.
ci si ferma infatti a troyes, in francia,a circa metà strada.

del viaggio è stata la parte che ho preferito.
passeggiare per le vie del centro storTico (qui gli architetti non usavano il righello!) con i miei compagni di avventura e anche la mediocre cena è stata per me una cena da re, grazie all'ottima compagnia. così, dopo una birretta post cena siamo andati a letto.

l'indomani di nuovo in viaggio.
ora il paesaggio si fa via via più familiare, i monti si fanno sempre più alti man mano che ci avviciniamo al confine con l'italia.



quando vedo il monte bianco mi sento già a casa. al solito, un pensiero silenzioso va al mio babbo, che riposa lassù dopo avermi trasmesso la passione per le biciclette che oggi mi ha portato a vivere questa fantastica trasferta. un grazie è doveroso!

mi fermo a chamonix per mostrare un pò di ghiacciai ai miei compari, per far vedere e vivere un pò quello che faccio io in inverno. il loro entusiasmo mi fa piacere.

dopo il tunnel, ancora una volta, apriamo la scatola delle gomme. sono quasi finite. il nostro viaggio è concluso, con un sapore di avventura che nemmeno le vivident possono celare...

e così constatiamo che in quattro ne basta un cubo!

7 commenti:

  1. bella li yoda,in poche righe hai riassunto una bella trasferta ciao

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  2. Grande Marco! E Compagni, fate venire voglia di risalire in bici..e non solo.

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  3. bel racconto, coinvolgente, mi fai venire voglia di rifare i bagagli....
    CapoGufo

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  4. Che sport la mtb:
    Non solo mi ha dato l'oppurtinita di veder posti,senza il quale non avrei avuto mai l'occasione giusta per farlo,ma mi ha fatto conscere delle belle persone.
    Grazie ancora Marco, Simone e Stefano..
    Barella

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  5. Grande Yoda !! Grandi tutti !!
    Il percorso non c'incastra nulla ,noi siamo il percorso...

    Cencio

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  6. Anch'io sono una bella persona..
    Lorenzo Vanni

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