giovedì 7 gennaio 2010

Flow country

Questo termine racchiude a pieno quello che è lo spirito del team HUTR/BIKERINSIDE e dei sentieri che compongono la West Coast, ma come siamo arrivati a capire questo? Cosa c'è stato prima? Torneremo mai indietro? A queste tre domande ho dato una mia personale risposta che spero trovi approvazione anche dagli altri bikers/amici che compongono questa neonata Società Sportiva.
Partiamo con il rispondere alla seconda domanda e cioè: cosa c'è stato prima?
Ho iniziato ad andare in mtb non disdegnando mai le salite a pedali, ma spesso e volentieri utilizzavo la macchina per fare più discese possibili unendo la dh alla manutenzione dei sentieri.
Ma si poteva parlare di manutenzione? Probabilmente no, o quanto meno in parte, visto che insieme al rastrello c'erano spesso e volentieri assi di legno, chiodi e martello per costruire qualche struttura artificiale. Salti, drop, nostrh shore e quanto altro; sicuramente roba divertente che avvicinava molto alla new school Americana/Canadese, ma che portava via un sacco di tempo alla pulizia totale del sentiero.
Infrasettimanale continuavo ad uscire con la mia bici da cross country, ma non vedevo l'ora di riprendere in discorso "front for fuck" (se cercate nel web troverete sicuramente il blog) per provare a saltare più in alto e cercare di fare qualche trick, che alla fine non mi è mai riuscito.

Come siamo arrivati a capire questo?
Con il tempo le cose sono cambiate, ho venduto il mio glorioso DMR, mi sono dato alla full e con essa, invece di osare sempre di più in altezza, è arrivata la voglia di fluidità o, come si suol dire, di flow.
I sentieri adesso vengono ripuliti esclusivamente con il rastrello e posso utilizzare la vanga per creare un passaggio in terra per superare un tronco caduto dopo le ultime piogge o fortunali, ma niente di più; basta salti e quant'altro, anche perchè la nostra zona è già ricca di passaggi tecnici naturali e la cosa che dobbiamo imparare è essere morbidi.
Vedendo i video di Hans Ray in quel di Livigno mi esalto ed allora perchè non prendere questa strada?!
Torneremo mai in dietro?
Credo proprio di no, quanto meno io. Ho trovato quello che mi piace nella MTB e cioè giro cross country old school con la mia Vetta (attualmente SS ed attualmente Vetta) e lunghe salite pedalate ed altrettante discese con la mia full, nelle quali trovo la massima soddisfazione quando sento che sono riuscito ad essere FLOW.

P.S.: Se c'è qualche persona che ha voglia di venire a scoprire la nostra country, basta che ci mandi un messaggio e noi saremo ben lieti di accompagnarlo/vi.

8 commenti:

  1. Secondo me sei uno che ti caghi sotto...quando vede un saltino alto nemmeno un metro...
    Massimo Ricci ricci511@gmail.com

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  2. No, posso arrivare a due metri o forse qualche cosina in più se l'atterraggio è fatto come si deve; comunque ci si caga sotto anche ad andare veloci ed allo stesso tempo puliti. Non so come la pensi te, ma secondo me è così. Comunque chi vuole costruire strutture artificili lo faccia pure, io però voglio concentrarmi su ripulire i sentieri che ci sono e girare bene su quelli.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. NON SI POSSONO LEGGERE CERTE COSE!!
    Mi riferisco al commento del nostro amico anonimo..

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  5. Ma perche non si vedono più le foto??? soprattutto quelle dei vostri naselli
    Ciucciuciucci

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  6. Big Jim
    Io vorrei vedere cosa sa fare il mio amico Massimo Ricci e spero un giorno di poterci fare un'uscita assieme.

    Caro Ciucciciucci.
    Purtroppo ho avuto un problema al computer e sono sparite un bel pò di foto, ma spero di riuscire a rimediare nel più breve tempo possibile. Per vedere dei naselli.....vai in bagno e guardati allo specchio.

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  7. Senza foto perdete di credibilità

    Ciucciciucci.

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  8. Non credo, tornare "in dietro" non è mai facile, è un pochino più semplice tornare indietro! :-)

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