lunedì 3 maggio 2010

"Mai visti tanti sassi in un giorno solo..."

...e probabilmente nemmeno in due o tre !
Il titolo di questo racconto nasce da una mia esclamazione...eravamo a metà della discesa del 601, ci sembrava di aver fatto già tanto ma ancora non sapevamo quello che ci avrebbe aspettati di lì a poco, o almeno non lo sapevano alcuni di noi, quelli tipo me, che il sentiero non l'avevano mai percorso prima. Invece gli altri, chi più chi meno, ricordavano le insidie e riuscivano a stento a nascondercele.
Si, perchè ha ragione Mao: il 601 all'inizio è molto roccioso: sassi fissi, smossi, grandi, piccoli, arrotondati, taglienti, gradoni grandi e piccoli in sequenza, passaggi al limite ovunque, uno dopo l'altro senza avere mai respiro...poi scendi ed è più roccioso, se possibile, e scendendo ancora lo diventa ancora di più...semplicemente, questa è la sua teoria, perchè i sassi dall'alto rotolano in basso e si accumulano man mano che si scende :-)

Ma facciamo un passo indietro...

La nostra trasferta lacustre inizia con qualche indecisione su orari e date di partenza, alla fine decidiamo di partire il sabato mattina di buon ora...presso la Biker Inside mansion, stazione di partenza ormai di innumerevoli avventure, i 4 eroi sono il sottoscritto, Milk, Nick e Alessio livornese volante.
Perdiamo mezz'ora nel goffo tentativo di caricare 4 bici e bagagli lasciando il posto per 4 cristiani sulla Bety, la Milk-mobile, ma dobbiamo desistere...O ci stanno le bici, O ci stanno i bagagli, O ci stiamo noi. Quindi, non potendo mandare su le bici da sole, ripieghiamo sulla meno economica e meno zingaresca opzione 2 auto, Bety + 206 di Alessio.
Partiamo e ci dirigiamo verso la nostra meta; il Bike Festival che ci attende, già in moto da una giornata abbondante. Il viaggio scorre liscio, all'arrivo ci sistemiamo presso l'ottimo residence, assolutamente da tenere in considerazione per le prossime vacanze estive (Milk ha le sue conoscenze...), pizzetta e birretta di mezzogiorno (perchè noi quando siamo in giro non si fa altro che magnare e bere...e questo ormai è assodato...), e poi fiera.
Gli argomenti di discussione sono 2: le novità presenti in fiera e il testosterone del nostro compagno di viaggio livornese, decisamente oltre il livello di guardia...è tutta una fia a destra e a sinistra..."varda puppe che c'ha lellà". E poi c'è anche la sua sindrome da acquisto compulsivo, repressa,perchè in fiera NESSUNO parla italiano, e soprattutto NESSUNO VENDE...quindi gli facciamo un po' da interpreti in inglese, ma lui è delusissimo: "Deh, ho portato seimila euri e questi un vendano nulla !". Il ragazzo è giovane e va tenuto un po' a freno, ma si farà...e se si comporta bene lo riportiamo in vacanza.
Ovviamente Milk ha occasione di incontrare milioni di suoi amici di vecchia data, con i quali ha fatto giri in bici e vacanze nel 72, nel 76, nell'86, nel 93...tutta gente appartenente alla Old School of Italian MTB. Gente che cmq fa sempre piacere incontrare...
La giornata, fra un discorso a bischero e l'altro, inframezzati da birrette, scorre liscia.
Incontriamo Mao e company, vanno a fare lo Skull...che era poi la nostra seconda scelta, visto che sull'Altissimo c'è ancora neve e il 601 sembra ormai saltare.
La sera li rivediamo per cena, in un locale dove l'ordine delle portate è random, arrivano prima le pizze dell'antipasto...ma è uguale, l'atmosfera è serena. Alessio viene tartassato per tutta la sera dalla frangia nordista, la sua bici è troppo bella e il suo terrore di graffiarla o danneggiarla non vanno d'accordo con i sassi del garda...lui è visibilmente preoccupato.
C'è elettricità...perchè pur avendolo negato per tutto il giorno, stiamo partorendo una nuova spedizione al 601...non si può andare fino in cima perchè effettivamente c'è neve, però possiamo provare un attacco un po' più basso, da circa 1000m.
L'idea di fare il più "facile" skull quindi esce dalle nostre menti, siamo attirati da quel mitico numero come il ferro da un'enorme calamita, di quelle fatte a ferro di cavallo, come si vedono nei cartoni animati :-)
Quindi in barba al maggior Flow dello Skull...e che 601 sia, d'altronde i nostri compagni di avventura sono stati assegnati all'appartamento 601, era un segno. E noi forse non aspettavamo altro.

Domenica sveglia ore 8...Alessio però si gira e si rigira da 2 ore, lo sento nell'altra stanza che fatica a trattenere l'ansia (da prestazione ???)...appena la sveglia suona scatta in piedi come una molla...è già vestito di tutto punto ! Nicola si lamenta della sua irruenza "vabè che anche io son subito attivo appena sveglio, ma te anche troppo !!!"
Colazione, si fa una mappa di come caricare persone e bici in auto e partiamo...la via del Monte Baldo si inerpica ripida e ci porta al luogo di partenza.

Si parte !!!

Nessuno vuol stare davanti, non ci conosciamo, non vogliamo fare da tappo a nessuno, nè prenderci il rischio di "aprire le danze" su un sentiero che non abbiamo mai visto.
All'inizio...ROCCIA !!! Lo strato di foglie rende tutto drammaticamente poco prevedibile...è tutto un jolly...freni per curvare e vai dritto, vuoi andar dritto e la ruota di scarta improvvisamente a destra o sinistra, sembra che tenga...ma non tiene MAI. In più sotto le foglie, che celano un fondo in apparenza piatto come un biliardo, c'è di tutto di più !
Dopo 2 minuti la prima pizzicatura...dentro di me penso "se si comincia così non si arriva più". Sarà invece l'ultima !
Inutile descrivere il sentiero, è un mostro che ti si para contro con violenza inaudita, è imprevedibile e non molla mai un attimo. I passaggi al limite sono innumerevoli, ma soprattutto sono tutti uno dopo l'altro...ne passi uno e dici "cazzo sono stato bravo !", non fai in tempo nemmeno a finire di pensare...e già ce n'è un altro, più ignorante. Si, perchè l'ignoranza dei passaggi segue una legge crescente...così come la nostra stanchezza. Ma anche la nostra voglia di osare.
Stabilizziamo le posizioni, io e Nick partiamo davanti a fare da apripista e lui mi filma con la helmet cam...lo sento che morde la mia gomma posteriore, per questo forzo un po' alcuni passaggi...di quelli che a casa uno non chiuderebbe mai...o che almeno ci penserebbe 2, 3, 5 volte prima di passare. In alcuni tratti prendiamo troppa velocità, fai una curva e trovi i mostri...inchiodate da Moto GP. "ATTENZIONE MOSTRIIIIIIIIIIIIIIIII", grido più volte !!!
Invece giù, in cerca della linea meno peggiore, perchè sul 601 la migliore NON ESISTE.
Ci dobbiamo fermare spesso, ricompattiamo i ranghi e soprattutto cerchiamo di recuperare il più possibile, perchè guidare è veramente faticoso.
Stefania, unica signorina della compagnia, fa un sacco di fatica, e promette che non tornerà mai più sul sentiero...qualcuno in giornata un po' no la segue.
E dice così anche il nostro Alessio, per niente soddisfatto della sua prestazione..."Deh, ma voi l'avete fatti in bici questi pezzi vi ??? E' imbossibile !", oppure più esilarante "Deh, ma seondo voi se ci viene Stiv Pitte vi lllo fa o è sempre 'n terra ???". Grosse risate...come grosse risate suscita l'osservazione sul fatto che in realtà Milk non stia percorrendo il 601 come noi, ma il 562...perchè le ruote grosse della sua 29 rendono il 601 un 601 più piccolo, 562 appunto :-)

Le espressioni son le solite, inebetite e felici, ormai le conosco...l'atmosfera è quella delle migliori occasioni, in alcuni momenti mi spiace che la mia signorina non sia con noi a condividerle, però so che questi non sono i suoi sentieri, e forse è stato meglio così.
In particolare io, Nick e Milk viviamo la giornata come in una specie di dimensione parallela...queste sono le sfide che ci piace affrontare...ogni metro del sentiero una prova di forza, ogni passaggio sempre più tirato, ogni curva ad osare qualche mm in più. E per questo sempre più felici.
Nick a cavallo della Nomadona rossa è una bestia, aggredisce gli ostacoli di prepotenza, ma senza quasi mai esagerare, il suo passo è allucinante, sfiancante. Milk doma la 29er che saltella a destra e manca su ogni sasso, ed è sempre un piacere vederlo arrivare, WEST COAST STYLE.

L'avventura finisce, arriviamo in riva al lago per panino+panino+birra...poi visione collettiva della motogp, recupero macchine e doccia.

Un sentiero come il 601 ti migliora per forza...ti migliora come biker perchè se non osi devi mettere piede a terra troppe volte e alla fine diventa noioso. Se poi sei con una compagnia che "viaggia", tutto si amplifica...perchè non vorrai mica rimanere indietro ?!?!?!? O passare sul roccione che gli altri hanno affrontato ??? Migliora poi il tuo rapporto con i compagni di uscita...li rende più vicini a te.

Mai dati tanti cinque in una giornata.

Si torna a casa, non finisce più la strada di ritorno...alla fine ci voglion 5 ore. Siamo stanchi e parliamo poco, però rievochiamo già le emozioni della giornata, prendono forma quelli che domani saranno i nostri ricordi, e i racconti a chi, suo malgrado, non è potuto essere dei nostri.

"Mai visti tanti sassi in un giorno solo"...quando si torna su ??????

11 commenti:

  1. Troppo corto, come troppo corto è stato il weekend :-)

    Quando si riparte?

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  2. Grande Ale, bellissimo racconto! Mi è sembrato di esser di nuovo sul 601... Che sentiero e che week end!!

    ;-)

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  3. ....e meno male che non sono venuta.... così mi posso godere la magia del racconto altrimenti avvilito dalle innumerevoli bestemmie che avrei sprecato lungo l'insidioso percorso!!
    ....comunque per la vacanzetta estiva sono disponibile:-)

    Sara

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  4. Grandi ragazzi e grande Ale per il racconto. Sei stato così veloce a scriverlo che un pò mi incazzo e dovresti sapere il perchè, ma mi rendo conto che un'esperienza del genere va trasmessa subito.
    P.S.: non credere a tutto quello che dice Milk perchè nel '72 non era ancora nato e può essere andato al Bike Festivale solo dopo il '93. :-)

    @one

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  5. VedoSassi... Anche in camera da letto :)... Anche in autostrada

    sixOone rules !!!

    Piacere di aver condiviso con voi tutti quei sassi fratelli !!!

    Mao

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  6. @one, mi riferisco al bike festival del 2072, è che noi siamo così avanti che se torniamo indietro e guardiamo avanti vediamo noi stessi (cit.)

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  7. @Mao, il piacere è stato tutto nostro...alla prossima !!!

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  8. @Alessio: Boiadeh ale m'hai fatto accappona la pelle,potresti iniziare a pensare di scrivere dei libri.
    Un riassunto veramente molto bello e come citano (non la scimmia di tarzan :-D )sopra ci fai rivivere i momenti piu belli passati a riva e tante emozioni condivise insieme....Stamani a lavoro avevo ancora il sorriso ebete sul viso e un po di bava alla bocca,mentre i miei colleghi mi vedevano assolto tra i miei pensieri piu belli....L'unica cosa che un mi torna...non ci crederete ma nell'impasti c'ho trovato i sassi su uno c'era scritto 601... ??? misterooooooo !! :-D

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  9. ragazzi ormai sono un abbonato dei vostri blog, non vedo l'ora di accendere il computer per vedere se c'è qualcosa di nuovo, mi gaso leggendoli sarà un bene o un male??un saluto a tutti e scrivete mi raccomando scrivete.

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  10. Grande Marco, diffondi il verbo HUTR!

    @ Mao, grazie a te per l'ottima compagnia!

    ;-)

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