venerdì 31 dicembre 2010

Salite meccanizzate.

Era da tanto che non facevo una discesa senza prima essermi sciroppato la salita, ma sapete com'è....... dobbiamo allenare il nostro Yodone per Urge Cabo Verde e quindi vai con il background.
Le operazioni di carico procedono con non poco timore nei confronti del mezzo nuovo nuovo che l'oriundo si porterà in questa incredibile trasferta e sia io che il Barella veniamo colti dal bracciono corto.
Partiamo per Campocecina e come per magia vengo colto da uno spirito "guida della città" che non mi era mai venuto prima; entro in ztl, passo in stradine strette strette dove la mia bici (posta sul portabici) rischia il contatto con i muri carrarini, ma finalmente ecco la strada giusta. Saliamo con buon passo e, dopo circa 30min., arriviamo al parcheggio innevato/ghiacciamo di Campo.
Non mi rendo conto benissimo di cosa sta succedendo, ma so che Marilù ritorna in dietro con la macchina perchè non se la sente di scendere in queste condizioni. In effetti la visibilità è scarsa, il terreno è ghiacciato ed i sassi sono belli viscidi, ma ormai siamo qui e si parte. 
Bisogna stare molto concentrati ed io onestamente lo fui, continuando per la mia strada ("Tunnel") pensando che il gruppo fosse unito ed invece una caduta aveva provocato un rallentamento che a sua volta aveva provocato uno sbaglio del sentiero ("ma dove sono i locals?").
Riformatosi il gruppo si parte per il Pedofilo. Questo sentiero è molto sassoso, pure troppo e bisogna tenere un buon ritmo e tanta leggerezza se non ci si vuol impuntare sui sassi. Arrivati a metà sentiero il fumo fuoriesce da ogni parte del corpo e questo grazie proprio alle ostilità trovate fino ad ora.
Giungiamo a Castelpoggio con il pensiero già rivolto al Barattini.
Sorpassata la frana si parte con un ritmo che mi fa venire in mente i video con i Pro, ma del resto oggi abbiamo un Pro nel gruppo. 
Mi metto dietro al Barella e Nicola e godo come un bimbo ed arrivati in fondo ho in mente una sola cosa: rifarlo; ma ci attende i Palazzetti e per raggiungere questo trail dobbiamo pedalare non prima aver salutato Nick e Big Jim che per motivi di orario ci devono lasciare anzi tempo.
Eccoci lungo la strada per Ortonovo (Liguria) a parlare di............ e come per magia siamo all'inizio del sentiero. I sassi sono veramente viscidi ed in certi passaggio (quelli più tecnici) tiro dei bei drittoni, ma com'è bello anche questo trail e mi spiace soltanto che sia finito.
Arriviamo alle macchine intorno alle 14.30 ed adesso bisogna fare il recupero del mio mezzo rimasto al fraddo ed al gelo. Tra una menata e l'altra riesco a recuperare il mio Qubo ed a caricare la bici lasciata a casa del Barella ed in questo lungo frangente riesco anche a telefonare a chi mi dovrebbe aggiustare la caldaia, che però non verrà mai ripararla a differenza di quella di casa Bigini od almeno spero.
Alle 17.00 riesco finalmente a mettere piede in casa con relativo: "potevi venire anche più tardi a sto punto!" e chiudo ogni pensiero sulla giornata pensando alla fortuna di aver abbandonato le salite meccanizzate e che da ora in poi, se voglio fare solo discesa, mi organizzerò meglio.
Buon anno nuovo a tutti. 

Nessun commento:

Posta un commento